
Piccolo villaggio di pescatori fino alla fine del XIX secolo, Dalian, grazie alla sua posizione strategica, è diventata in poco più di un secolo un centro logistico internazionale, il fulcro della finanza a livello regionale nonché una delle principali località turistiche della Cina.
Dalian, che inizialmente si affermò sul panorama economico cinese come una delle capitali dell’industria petrolchimica, meccanica, di costruzione navale e manifatturiera, dopo l’affievolirsi della propria vocazione industriale, nell’ultima decade si è reinventata come hub logistico internazionale grazie alla rapida espansione del porto della città. Corridoio di collegamento del Nord Est della Cina all'Asia orientale e al resto del mondo, Dalian possiede uno dei porti più grandi al mondo con un volume complessivo di container movimentati comparabile a quello di Rotterdam e superiore a quello di Amburgo. Di proprietà della Dalian Port Company, il porto - che è composto da sette aree (Daliangang, Dalianwan, Xianglujiao, Nianyuwan, Ganjinzi, Heizuizi, Si'ergou e Dayaowan) ed è collegato a circa 99 compagnie di navigazione - rappresenta uno dei più grandi terminal di greggio in Cina ed è il centro di distribuzione più importante per i prodotti petroliferi e chimici liquidi nel Nord Est del Paese.
Parte del merito della trasformazione della città è stato riconosciuto all’ex membro del Politburo Bo Xilai, che a Dalian iniziò la sua carriera politica come sindaco dal 1992 al 2000 e riuscì a trasformare una città portuale dedita all’industria pesante in una moderna metropoli, destinazione di investimenti esteri e popolare meta turistica. La città costiera, che già nel 1984 aveva ottenuto lo status di ZES (Zona Economica Speciale) trasformandosi in una porta aperta agli investimenti esteri stranieri, è diventata un modello di crescita e modernizzazione per l’intero Paese. Ad oggi, Dalian gode di una forte reputazione come centro di servizi di outsourcing, in grado di servire clienti a livello mondiale e in particolare le imprese di Giappone e Corea del Sud, per le quali la vicinanza geografica ha inciso maggiormente come fattore nella scelta delle provincia cinese del Liaoning.
La metropoli negli ultimi vent’anni è infine riuscita a sviluppare l’industria “pulita”, attraendo grandi aziende produttrici di software, aziende di elettronica ed information technology: colossi dell’hi-tech come Intel, Dell, HP e IBM hanno scelto Dalian per localizzare la propria produzione o aprire i nuovi centri di ricerca e sviluppo. Dalian ha rappresentato un premiato esempio di sviluppo sostenibile, tanto da aggiudicarsi nel 1999 lo UN Habitat Scroll of Honour Awards, un prestigioso riconoscimento assegnato dalle Nazioni Unite per essere una delle città più pulite della Cina, le cui spiagge vengono affollate ogni anno da migliaia di turisti cinesi, russi, giapponesi e coreani.
Grandi investimenti infrastrutturali ed edilizi, costruzione di un forte settore dei servizi finanziari e attrazione di investimenti diretti esteri, sono stati gli ingredienti che hanno permesso alla città di Dalian di guadagnare l’appellativo di Hong Kong del Nord.
Martina Dominici, ISPI Research Trainee