di Valeria Lonati e Stefania Paradisi
Ed eccoci rientrare da una nuova intensa giornata ricca di incontri utili alla compresione del territorio destinatario dei progetti di sviluppo e di assistenza umanitaria di cui si occuperanno gli studenti del Master in International Cooperation di quest’anno.
Il primo incontro si e’ svolto alla Palestine University di Betlemme alla presenza del vice rettore Prof. Sami Basha e di alcuni studenti di tale Universita’.
In questa occasione si sono approfondite le tematiche legate all’educazione superiore dei giovani palestinesi ed alle loro prospettive per il futuro. Allo stesso tempo questo incontro e’ stato un importante momento di scambio di idee, punti vista ed esperienze diverse tra giovani della stessa eta’.
La seconda parte della giornata e’ stata dedicata invece al tema dei rifugiati e del particolare status di rifugiati palestinesi con la visita al campo ONU, Aida Refugee Camp. Dopo una visita guidata al campo, abbiamo pranzato presso un’associazione di donne che offre ospitalita’ a coloro che visitano il campo e che utilizzano i proventi della loro attivita’ per sostenere famiglie del campo con bambini disabili.
La disabilita’ e’ stata anche oggetto del nostro terzo incontro con Hamdan Jewe’i, fondatore di Lighting Candles e consulente di organizzazioni internazionali presenti in Palestina su temi legati alla protezione dei diritti umani.
Il mosaico di incontri utili alla comprensione di questo contesto si e’ cosi’ concluso e gli studenti sono ora pronti per affrontare le due giornate con Oxfam di lavoro sul campo e di raccolta dati utili ai loro progetti. Domani ci aspetta intanto una giornata a Gerusalemme…