Lavorare in diplomazia non significa soltanto lavorare in un’ambasciata o al Ministero Affari Esteri. Si può fare diplomazia a livello Europeo, ovviamente, ma anche nel settore privato e nelle aziende. Ce lo racconta in quest’intervista Alessandro Tommasi, un ex-studente del Master ISPI in Diplomacy attualmente impiegato a Confindustria nell’ambito del programma “Cento Giovani per Cento Anni”.
In occasione del suo centenario, Confindustria ha infatti avviato un’interessante iniziativa volta a favorire il passaggio dei giovani dal mondo accademico a quello del lavoro: tra questi, Alessandro, laureato in Relazioni Internazionali, è stato selezionato per occuparsi di relazioni istituzionali, prima a livello locale e poi nazionale. Il programma è stato articolato in 12 mesi di stage presso le diverse sedi del Sistema di Rappresenza italiano.
Anche a livello europeo, molte sono le strade aperte a chi vuole fare diplomazia: oltre ai noti stage presso la Commissione e il Parlamento, si può fare domanda per il programma Leonardo, o per borse di studio quali il Premio Schuman, che a cadenza semestrale permette a giovani brillanti di completare le conoscenze acquisite nel corso dei loro studi, e di familiarizzarsi con le attività dell’Unione europea e in particolare del Parlamento. E’ prevista un’opzione di tirocinio generico ed una esplicitamente rivolta ai laureati in giornalismo. I profili richiesti sono sempre molto vari, prerequisito indispensabile la conoscenza delle lingue.
Sullo stesso argomento, potete vedere anche la nostra video-intervista a Filippo Rodriguez.