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In un mondo sempre più interconnesso, dove le possibilità di comunicare, incontrarsi, raccogliere e condividere informazioni tra individui provenienti da diverse nazioni aumentano e si fanno sempre più alla portata di chiunque, ha ancora senso per i paesi mantenere un corpo diplomatico? E quale deve essere la funzione dei diplomatici oggi?

Abbiamo parlato di questo in un recente incontro all’ISPI, che ben conosce il tema grazie alla sua pluriennale esperienza nella formazione dei giovani diplomatici attraverso il Master in Diplomacy.

Come sottolineato dal presidente dell’ISPI Giancarlo Aragona nell’apertura della tavola rotonda, la diplomazia è il mezzo attraverso cui la sicurezza e il progresso economico di un paese vengono difesi e garantiti in un mondo che diventa sempre più globale. La diplomazia è quindi importante affinché l’interesse nazionale venga affermato nel campo politico ed economico sul piano internazionale. Ma ovviamente la diplomazia è uno strumento e come tale è necessario che evolva e si adatti. Qui sta la vera sfida per il presente e il futuro della diplomazia.

Durante la conferenza, della quale proponiamo il video integrale, voci autorevoli si sono confrontate per identificare i punti di forza e di debolezza del sistema diplomatico internazionale, e di quello italiano, in particolare. Nella tavola rotonda si è discusso anche dei requisiti oggi richiesti per svolgere questo ruolo con una continua enfasi sul livello di specializzazione settoriale e geografica.

 

 

Il panel dell'incontro, da sinistra: Paolo Buzzetti, Michele Valensise, Giancarlo Aragona, Piergaetano Marchetti, Antonio Polito, Massimo de Leonardis

 

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