
Sondaggio IPSOS per Reuters condotto nel periodo 27-31 marzo su un campione di 1.858 cittadini statunitensi, di cui 781 democratici, 665 repubblicani, 224 indipendenti.
Alla domanda “Crede che le cose nel paese stiano andando nella giusta direzione o nella direzione sbagliata?” è da segnalare come il 63% degli intervistati abbia risposto che le cose stanno andando nella direzione sbagliata, mentre solo il 24% è convinto che le cose stiano andando nella giusta direzione (il 13% degli intervistati non sa/non risponde). La tendenza a considerare l’evoluzione politica nel paese come negativa non risulta attenuata dalla scomposizione per schieramenti politici: tra gli intervistati appartenenti al fronte democratico, infatti, “solo” il 41% afferma che le cose stanno andando nella giusta direzione, mentre il 44% è convinto del contrario. Tra i repubblicani, che, lo ricordiamo, controllano entrambi i rami del Congresso, ben l’84% degli intervistati è convinto della negatività del momento, mentre solo il 12% afferma che le cose stanno evolvendo in maniera positiva. Anche tra gli indipendenti la percentuale di coloro che giudicano negativamente la situazione politica attuale supera ampiamente quella di coloro che credono nella positività del momento (73% contro 15%).
Se si considera invece la sola figura del presidente, Barack Obama, e del suo operato, il tasso di approvazione totale risulta leggermente inferiore a quello di disapprovazione (46% contro 49%). Il dato, però, se scorporato per schieramenti politici, rivela come sia ancora forte il favore dei democratici nei confronti di Obama (un tasso di approvazione totale dell’80%, con un 47% di intervistati che dichiara di “approvare fortemente” e un 30% di intervistati che afferma di “approvare in qualche modo”) mentre sia altrettanto forte la disapprovazione tra i repubblicani (un tasso di disapprovazione totale dell’84%). Tra gli indipendenti, infine, il 57% dichiara di disapprovare l’operato del presidente, mentre solo il 37% si schiera a favore.
Altrettanto interessanti i dati sulle dichiarazioni di voto: tra gli elettori repubblicani e indipendenti, la maggioranza (37%) dichiara di essere pronto a votare per Donald Trump, seguito da Ted Cruz (30%) e John Kasich (20%). Nel dettaglio, la maggioranza dei repubblicani (44%) si schiera con Trump, mentre la maggioranza degli indipendenti (28%) si schiera con Cruz. Tra questi ultimi, in particolare, è da segnalare il secondo posto del fronte degli astensionisti (26%), mentre solo il 21% voterebbe per Trump.
Tra gli elettori democratici e indipendenti, Hillary Clinton si impone di pochi punti percentuali su Bernie Sanders (46% contro 43%). Ma mentre i primi voterebbero in maggioranza per Clinton (53% contro 45% per Sanders), i secondi dimostrano di preferire, anche se di poco, Sanders (39% contro il 36% per Clinton).
Guardando invece ai dati sui “testa a testa”, Hillary Clinton emerge in tutte le combinazioni come futuro presidente degli Stati Uniti: se fosse Clinton contro Cruz, la prima si imporrebbe per il 44% dei voti contro il 33% del secondo; se fosse Clinton contro Trump, la competizone finirebbe 45% a 32%; infine, se fosse Clinton contro Kasich, Clinton vincerebbe con il 43% dei voti contro il 34% ottenuto da Kasich.