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Primarie in Indiana: probabile conferma di Trump e Clinton

Submitted by ISPI on Tue, 03/05/2016 - 16:24
Tuesday, 3 May, 2016
USA & Americhe

Oggi negli Stati Uniti, nello stato dell'Indiana, si tiene un nuovo round di primarie per il partito democratico e repubblicano. In palio vi sono 92 delegati per il partito dell’Asino e 57 per quello dell’Elefante.

I sondaggi di Marist Poll condotti per il Wall Street Journal e NBC News mostrano, dalla parte repubblicana, un vantaggio a due cifre (15%) di Donald Trump sull’inseguitore Ted Cruz. Se il magnate newyorkese riuscisse a conquistare la vittoria nello stato del MidWest, le speranze del Grand Old Party di fermare la sua avanzata si ridurrebbero ancora. Se Trump ottenesse la maggioranza non avrebbe ancora la matematica nomination per il suo partito: il tycoon ha infatti accumulato 997 delegati contro i 566 di Cruz e mancherebbero ancora 240 delegati per la candidatura ufficiale (ottenibile con la conquista di 1237 partecipanti sui 2472 totali alla Convention di Cleveland).

In caso di conquista dell’Indiana, però, la partita sarebbe sostanzialmente chiusa e il businessman sarebbe il candidato ultrafavorito alla nomination repubblicana; ciò gli consentirebbe di guardare con più tranquillità ai successivi appuntamenti elettorali dei prossimi due mesi, tra i quali soprattutto il voto della California del 7 giugno, che da solo assegnerà 172 delegati per il partito dell’Elefante.

Dal lato democratico i sondaggi premiano Hillary Clinton su Bernie Sanders, anche se con un distacco minore rispetto a quello che separa Trump da Cruz (i due democratici sono separati da un divario del 4%). Sanders ha dichiarato di credere ancora nella vittoria, ma la matematica di certo non lo aiuta. Il vantaggio accumulato dalla Clinton in termini di delegati è pressoché incolmabile: 2183 per la ex First Lady (200 mancanti alla candidatura) contro i 1406 del Senatore del Vermont. L’ex Segretario di Stato ha già ottenuto oltre il 90% dei 2383 delegati richiesti per la nomination e, salvo imprevisti, la sua strada verso la vittoria finale sembra essere sempre più in discesa.

 

Fabio Rondini

 

 

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Tags: 
primarie usa 2016
Donald Trump
Hillary Clinton
elezioni americane

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