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Sondaggio IPSOS/Reuters 30 aprile - 4 maggio 2016

Submitted by ISPI on Tue, 10/05/2016 - 12:13
Tuesday, 10 May, 2016
USA & Americhe

Sondaggio IPSOS per Reuters condotto tra il 30 aprile e il 4 maggio 2016 su un campione di 1227 cittadini statunitensi, dei quali 524 democratici, 451 repubblicani e 190 indipendenti



Il sondaggio dimostra che la maggioranza dell’elettorato statunitense percepisce che il proprio paese non sta andando nella direzione corretta. Ben il 60% degli americani intervistati non è fiducioso nel cammino intrapreso dagli Stati Uniti, contro il 26% di coloro che sostengono la “giusta direzione”; il 14%, invece, dichiara di non saper rispondere. Mentre tra i democratici è riscontrabile un certo equilibrio tra i “pessimisti” e gli “ottimisti” (41% dei primi e 45% dei secondi), tra i repubblicani, invece, una larghissima parte è contro il percorso intrapreso finora (addirittura l’83%). Anche tra gli indipendenti domina la percentuale di sfavorevoli (67%) contro il 18% di coloro che approvano il trend del proprio paese.

 

Alla domanda se, complessivamente, l’elettore approvi o disapprovi il lavoro che Obama ha svolto come Presidente degli Stati Uniti, il sondaggio vede un leggero vantaggio dei sostenitori (49%) rispetto a coloro che disapprovano (45% complessivo). Quasi in modo speculare, del 49% dei sostenitori, l’84% appartengono all’elettorato democratico, mentre il 15% a quello repubblicano, mentre tra gli “scontenti”, l’83% appartiene ai repubblicani e il 15% ai democratici. Risulta invece superiore la percentuale di coloro che sono fortemente contrari all’operato di Obama (32%) rispetto a coloro che sostengono fortemente quanto da lui compiuto (26%).

 

 

Gli elettori repubblicani hanno confermato il proprio sostegno verso Donald Trump: rispondendo alla domanda “Se le primarie repubblicane si tenessero in questo momento, per quale candidato preferirebbe votare?”, il 47% degli intervistati ha dichiarato di voler appoggiare Donald Trump.  Di questi il 55% appartiene all’elettorato repubblicano e il 29% a quello indipendente. John Kasich e Ted Cruz, ormai ritiratisi dalla corsa alla nomination, ottengono rispettivamente solo il 20% e il 23%. Il primo riceve addirittura un consenso nettamente superiore tra gli indipendenti, rispetto ai repubblicani (32% contro il 17 degli appartenenti al partito dell’elefante).

 

Per quanto riguarda le primarie democratiche, la gara è più combattuta tra Hillary Clinton, in vantaggio di 7 punti, e Bernie Sanders (47% contro il 40 del Senatore del Vermont). Mentre l’ex Segretario di Stato ottiene maggiori consensi tra i democratici (56%), Sanders, candidato indipendente ma affiliato al partito democratico, ottiene lo stesso livello di consenso tra gli elettori democratici e quelli indipendenti (41%).

 

I dati risultano particolarmente interessanti per la “corsa a due”, se le elezioni presidenziali si tenessero in questo momento, Hillary Clinton emergerebbe come vincitrice da qualsiasi combinazione contro i candidati repubblicani, anche contro Donald Trump: 45% per l’ex First Lady contro il 36% per il tycoon. Il risultato s’inserisce in una lunga fila di sondaggi favorevoli per la Clinton, che si è sempre imposta in un ipotetico scontro con il magnate di New York.

 

 

 

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