
Sondaggio IPSOS/Reuters condotto tra il 14 e il 18 maggio 2016 su un campione di 1611 americani, dei quali 751 democratici, 556 repubblicani e 208 indipendenti.
La prima domanda del sondaggio IPSOS/Reuters di questa settimana “Secondo lei gli Stati Uniti stanno andando nella direzione giusta o in quella sbagliata?” s’inserisce in una striscia di sfiducia e di pessimismo riguardo al futuro degli Stati Uniti. Ben il 62% degli intervistati ritiene che il proprio Paese non stia andando nella giusta direzione e tale linea di pensiero è condivisa unanimemente dai tre schieramenti politici del gruppo di intervistati (44% per i democratici, 84% per i repubblicani e 72% per gli indipendenti).
“Qual è, secondo lei, il problema principale che gli Stati Uniti devono affrontare oggi?”. A questo quesito il 18% del totale dei votanti ha risposto collocando al primo posto l’economia in generale, seguita dalla disoccupazione al 13%. Al secondo posto sono collocati contemporaneamente terrorismo e riforma sanitaria, entrambi all’11%, seguiti dall’immigrazione al 7%, tutte questioni maggiormente percepite dall’elettorato repubblicano rispetto a quello democratico.
Il livello di consenso verso l’operato del Presidente Barack Obama rimane sostanzialmente invariato rispetto alle settimane precedenti che hanno visto un equilibrio tra coloro che disapprovano (47%) rispetto ai sostenitori (48%). Il Presidente uscente gode di larghi consensi tra i democratici (84%), diffusi dissensi tra i repubblicani (84%) e di numerose opinioni sfavorevoli anche tra gli indipendenti (59%).
Interessante il dato sulla corsa per la nomination democratica. Se fino a qualche settimana fa la candidatura per il partito democratico sembrava essere una partita chiusa a favore di Hillary Clinton, negli ultimi sondaggi Bernie Sanders riemerge come possibile candidato per il partito dell’Asino arrivando quasi a pareggiare il livello di consensi ricevuto dalla Clinton (44% contro il 43% del Senatore del Vermont), confermando il trend che lo vede in riavvicinamento verso la sua avversaria da alcune settimane.
Il dato più decisivo, però, rimane quello relativo alla “corsa a due”, che conferma ancora la Clinton in vantaggio su Donald Trump in un ipotetico scontro per la Casa Bianca (41% per l’ex Segretario di Stato, 36% per il tycoon). La componente indipendente ha espresso pareri maggiormente favorevoli a Trump (44%) rispetto a quelli diretti verso la Clinton (22%).
In conclusione, risulta significativo il fatto che per entrambi i candidati la maggioranza dell’elettorato ha espresso pareri negativi: per Trump 54% sfavorevoli e 46% di sostenitori; per Clinton 52% di contrari e 48% di favorevoli. Questo dato conferma ancora una volta che i candidati principali non sono ancora in grado di proporsi in modo positivo per larghe componenti dell’elettorato americano.