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OBOR Watch / Cargo aereo

L’Italia può volare alto grazie all’e-commerce

Maria Teresa Bocchetti
06 December 2017

Lo sviluppo logistico e infrastrutturale della BRI dovrà coinvolgere un profilo che, nella prospettiva del Sistema Italia, appare di assoluta rilevanza: il cargo aereo.

Già oggi la modalità aerea ha un ruolo significativo nella connessione diretta dei mercati italiani con quelli asiatici o serve rotte con transito in hub intermedi che proseguono verso scali del Far East o che da esse partono. Circa il 37% dei flussi di merci esportate via aerea, espressi in termini di valore, esce dall’Italia e raggiunge in volo Cina, Giappone, Hong Kong, Repubblica coreana, Singapore, Thailandia, Vietnam.

Una “Via aerea” nella BRI è destinata a giocare un ruolo essenziale per specifici flussi di merci, a partire dai prodotti e-commerce. La Cina figura tra i maggiori fornitori delle vendite online e le previsioni parlano di una crescita complessiva delle transazioni mondiali per l’e-commerce del 22% tra il 2015 ed il 2020. Significativa è poi l’incidenza dei prodotti e-commerce ad elevato valore, con quote del 10-15% sul totale scambiato a livello internazionale.

Anche molti prodotti del Made in Italy ad alto valore aggiunto potranno rientrare a pieno titolo nella direttrice aerea della BRI: moda, design, auto sportive, meccanica di lusso. Per la Luxury World Association, la Cina è già il secondo mercato al mondo nei consumi dei beni di lusso. Non a caso Alibaba ha puntato sul lusso, ponendosi come “porta di ingresso di prodotti italiani in Cina”.

Non solo i prodotti pregiati potranno solcare i cieli della Nuova Via della Seta: la modalità aerea è stata già sperimentata con successo per il trasporto di fiori, frutta e verdura dai mercati cinesi a quelli dell’Asia centrale, con un ammortizzo notevole di costi e con buoni profitti. Per il Capodanno cinese del 2018, Alibaba importerà nel dragone il primo carico di arance rosse di Sicilia Igp. Italia e Cina hanno stretto un accordo per l’interscambio. Ministero dell’Ambiente e consorzio degli agricoltori stanno individuando le aziende e il primo stock partirà nel 2018.

Destinazione: i 50 supermercati di fascia medio-alta che vendono cibo e leccornie su Alibaba. L’alleanza del colosso dell’e-commerce con il vino ha già dato risultati: in due anni le cantine italiane presenti su Alibaba sono passate da 9 a 120.

La “Via aerea” è più delle altre una via a doppio senso, lato import ed export, tanto per la Cina quanto per l’Italia. Essa è favorita dalla possibilità di far viaggiare le merci sia negli aerei all cargo sia nelle stive di quelli utilizzati nel trasporto passeggeri.

I maggiori aeroporti italiani sono già pronti con infrastrutture e servizi adeguati e possono già accogliere gli aeromobili commerciali delle più grandi dimensioni. Qui in generale non servono investimenti e, laddove fossero necessari, la loro consistenza economica sarebbe di uno o due ordini di grandezza inferiore a quelli necessari all’adeguamento di porti e ferrovie nell’ambito della BRI.

Nei prossimi 4-5 anni, sono previste opere infrastrutturali dedicate al cargo aereo per 151,7 milioni di euro, come risulta dalla mappatura dei contratti di programma contenuta nel Position Paper sul rilancio del cargo aereo appena sottoscritto dagli stakeholder di riferimento per la filiera (MIT, Agenzia delle Dogane, ENAC, spedizionieri, corrieri, vettori aerei, handlers, interporti, imprese manifatturiere). Il Position Paper anticipa alcune iniziative la cui attuazione consentirebbe al nostro Paese di giocare, attraverso il cargo aereo, un ruolo da protagonista nella BRI.
Giungere preparati come settore aeroportuale e come sistema Paese allo sviluppo che attende il cargo aereo nei prossimi anni lungo la via per la Cina è, quindi, assolutamente necessario.

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