Global Watch: Speciale Geoeconomia n.114 | ISPI
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Global Watch: Speciale Geoeconomia n.114

31 July 2022

La settimana trascorsa ha registrato la conferma del deterioramento dell’economia globale: l’FMI ha certificato il rallentamento in corso del Pil mondiale che dovrebbe crescere quest’anno solo del 3,2% (contro il +6,1% del 2021), lo 0,4% in meno rispetto alle previsioni pubblicate ad aprile. E l’anno prossimo le cose potrebbero andare ancora peggio, con lo spettro sempre più concreto di una nuova recessione. Nel frattempo, l’inflazione continua a mordere e la FED americana è pronta a tutto per portarla sotto controllo: il rialzo dei tassi di interesse (0,75%) operato mercoledì 27 è la seconda mossa consecutiva nel giro di poche settimane e la più aggressiva dagli anni ’80. Un intervento che contribuisce ad alzare il valore del dollaro rispetto alle altre valute, non solo per il cambio di passo in politica monetaria ma anche per la difficile congiuntura. Soprattutto per l’Unione Europea, che cerca di rafforzare la crescita nel lungo periodo pensando a maggiori investimenti e a debito comune in aree strategiche dovendo però contrastare l’inflazione. Anche la Cina è in difficoltà e deve rivedere le proprie strategie di espansionismo internazionale puntando al profitto: cosa sta succedendo agli investimenti di Pechino in Africa, dove questa settimana sono arrivati il ministro degli Esteri russo Lavrov e il presidente francese Macron? Si parla di questo e altro nell’ISPI Global Watch, dedicato alla Geoeconomia del mondo che verrà. Con uno sguardo alla salute degli Oceani, cartina di tornasole di un clima che cambia sempre più rapidamente. E con un focus sull’economia russa, che dopo sette pacchetti di sanzioni sta entrando in sofferenza, e sulla Nigeria, grande produttore di idrocarburi che fino ad ora non è però stata in grado di sfruttare la situazione internazionale a proprio vantaggio.

FOCUS

INVESTIMENTI UE
Un nuovo debito pubblico europeo?
Antonio Villafranca
Direttore Ricerca ISPI

L'UE ha bisogno di investire nel campo del digitale, dell’energia sostenibile e della difesa. Ma ci sono le condizioni per altre soluzioni comuni dopo NGEU?

SUD DEL MONDO
Cina: da donatore a banchiere
Massimiliano Frenza Maxia
UniRoma3
,
Aldo Pigoli
Università Cattolica

Da finanziatore dei Paesi in via di sviluppo, il Dragone è sempre più attento a logiche di profitto. Il caso dell’Africa, di cui Pechino è primo partner economico.

BLUE ECONOMY
Linee guida per salvare l’Oceano
Piera Tortora
OCSE

Sono sempre più preoccupanti gli allarmi per la salute degli oceani e il loro futuro sviluppo sostenibile. Ma da innovazione e finanza emergono prospettive positive.

CYBERWATCH

Incident reporting: verso una prevenzione europea
Il 24 giugno scorso il Parlamento Europeo ha pubblicato il testo finale del Digital Operational Resilience Act. Le tre Autorità Europee di Vigilanza sono ora chiamate a definire i diversi Regulatory Technical Standard integrativi del regolamento, in particolare in ambito incident reporting. Riusciranno EBA, ESMA e EIOPA a cogliere l'occasione contribuendo al miglioramento delle capacità di identificazione e comprensione degli scenari di minaccia e rafforzando i livelli di sicurezza nel settore finanziario?
 

di Andrea Rigoni e Paola Tavola, Deloitte

 

DATAGLOBE

Manca solo una guerra valutaria
Lorenzo Borga
Sky Tg24

In Europa la parità euro-dollaro non la si vedeva dal 2002. Ma a essere colpito non è stato solo il cambio euro-dollaro: tutte le valute principali si sono indebolite nei confronti del biglietto verde. A spingere verso l’alto il valore della moneta USA sono state senza dubbio le mosse della Federal Reserve americana. Nel 2022, con una guerra in corso, la crisi energetica e la superinflazione non poteva mancare anche una guerra valutaria. È quella che potrebbe scoppiare se il dollaro continuerà a rafforzarsi nei confronti delle altre valute globali. Ecco perché.

Continua a leggere

TO Watch

GUERRA IN UCRAINA
Russia: il peso delle sanzioni
Sergey Efremov
Moscow State University Lomonosov

L'export proficuo di commodities non eviterà una severa recessione a Mosca. Mentre i problemi strutturali del Paese rischiano di aggravarsi.

AFRICA
Nigeria: occasione sprecata
Giulia Pellegrini
Allianz

L’economia del gigante africano arranca malgrado gli alti prezzi delle materie prime, favorevoli in teoria a un grande produttore di idrocarburi. E nel 2023 si vota.

TRADE
Sanzioni, sette pacchetti non bastano
Fulvio Liberatore
Easyfrontier

L’UE ha appena varato il nuovo round di misure economiche contro la Russia. Anche se mirate e ben costruite, l’efficacia è inferiore alle aspettative. 

Questo è l'ultimo numero prima della pausa estiva. 
Global Watch tornerà venerdì 2 settembre. Buone vacanze!
 
A cura dell’Osservatorio Geoeconomia dell’ISPI
 
Coordinamento editoriale: Sara Cristaldi Senior Advisor; e Co-Head
 
Coordinamento redazionale: Davide Tentori, Research Fellow

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