Il ritorno di Obama in Medio Oriente | ISPI
Skip to main content

Search form

  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED
  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS
Dossier

Il ritorno di Obama in Medio Oriente

19 April 2013

Dal 20 al 22 marzo il presidente Barack Obama compirà un’importante visita di Stato tra Israele – la prima nello stato ebraico dall’inizio del suo mandato nel 2009 -, Territori Occupati e Giordania. I temi di maggiore confronto saranno i principali dossier mediorientali: dalla crisi siriana al nucleare iraniano, passando per la transizione egiziana, la lotta al terrorismo internazionale ed, infine, il rilancio della questione israelo-palestinese.

Tuttavia, il presidente ha subito tenuto a precisare che in questo viaggio non presenterà al governo Netanyahu né un piano di pace, né una “tabella di marcia” per il ritiro dei coloni dalla Cisgiordania, come invece era stato riportato da alcuni quotidiani israeliani.

Il primo mandato di Barack Obama, come hanno osservato molti commentatori, non si è distinto per un chiaro impegno in Medio Oriente. Da un lato, l’amministrazione americana negli ultimi anni si è concentrata sul disimpegno. Il ritiro dall’Iraq, già in agenda nel 2008, e dall’Afghanistan, dopo un tentativo di surge simile a quello iracheno, sono stati la manifestazione più evidente di una razionalizzazione delle risorse da investire nella macro-regione del Medio Oriente allargato. Dall’altro lato, l’amministrazione Obama ha mantenuto un profilo marcatamente defilato rispetto ai recenti processi di cambiamento nell’area, dalla cosiddetta Primavera araba all’intervento militare in Libia, dove è stato adottato un approccio inconsueto nelle politiche mediorientali di Washington come quello del “leading from behind“.

Questa cautela non sarà probabilmente abbandonata, ma forse sarà accompagnata da un maggior impegno politico. I problemi sono straordinariamente numerosi. Proprio la questione dei negoziati tra Israele e Anp, rimasta emarginata nell’agenda internazionale dell’Obama I, potrebbe essere una delle scommesse del secondo mandato presidenziale, sulla quale, eventualmente, rilanciare anche l’azione di politica estera nella regione. La capacità degli Stati Uniti di riaffermarsi come potenza regionale dipenderà anche dalla propria capacità di saper gestire l’aggrovigliata matassa di variabili di instabilità del Grande Medio Oriente.

 

VAI AL DOSSIER

 

Read more:

Lebanon: New Government in the Making
The War in Ukraine Has Made the European Chips Initiative Out of Date
Daniel Gros
Centre for European Policy Studies (CEPS)
Tunisia’s National Strike: Turning the Tide?
Russia and the Gulf: Cooperation, No Matter What
As Cyber Threats Target the Wider Mediterranean Region, Countries Must Act Together
Pasquale Ferrara
MAECI
Young Leaders and Diplomats: The New Faces of Gulf Power
Emma Soubrier
George Washington University

Tags

Barack Obama USA MENA
Versione stampabile

GET OUR UPDATES

SUBSCRIBE TO NEWSLETTER

About ISPI - Work with us - Experts - Contact - For Media - Privacy

ISPI (Italian Institute for International Political Studies) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milan) - P.IVA IT02141980157