Mentre l'insorgenza della pandemia Covid-19 ha fatto sprofondare il nostro pianeta in uno stato di immobilità senza precedenti, stiamo ora invece assistendo a una graduale riapertura. La profonda recessione economica che ne è seguita può innescare nuove forme di migrazione, cambiare le rotte, pur limitando ogni altro tipo di movimento. Quali sono le prime indicazioni sui motori della migrazione in un mondo post-pandemico? L'Europa è pronta ad affrontare una nuova ondata migratoria?
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Nel 1945, superata la grande guerra senza aver combattuto, ed evitata l'invasione da parte dell'esercito tedesco, la Turchia si ritrovò all’indomani del D-Day piuttosto isolata. Di fronte ad una Unione Sovietica che pretendeva due province turche oltre che il controllo congiunto degli stretti, e costretta a resistere da sola alla minaccia sovietica per quasi un anno e mezzo, in quel momento - nel 1945 - Ankara assunse la decisione strategica di entrare a far parte del blocco americano figlio delle divisioni della Guerra Fredda.
Entriamo nel 2021 con evidenti segnali di come una pandemia possa mandare in pezzi l’economia globale e destabilizzare l’assetto delle nazioni.
Di tutte le differenze che esistono in politica estera fra l'amministrazione Biden e quella Trump, forse la più appassionante da seguire sarà quella relativa alle relazioni con gli alleati. Lo scetticismo di Donald Trump nei loro confronti è cosa nota: il presidente critica il parassitismo dei paesi alleati che si arricchiscono sotto la protezione degli Stati Uniti, investono poco nella difesa, condividono in modo insufficiente l'onere finanziario e in generale approfittano dell'eccessiva generosità del popolo americano.
Il 2021 sarà finalmente l’anno in cui l’Europa imparerà a stare sulle proprie gambe affrontando con forza e maturità le proprie sfide interne e di politica estera? Prima di abbozzare una risposta, è bene partire da un punto fermo: il 2021 sarà ancora l’anno della pandemia. In Europa e nel mondo. Il vaccino potrebbe auspicabilmente far superare l’emergenza sanitaria ma non potrà cancellare la portata devastante del Covid-19 sul piano economico e sociale.
Stiamo vivendo un momento senza precedenti. Meno di un anno fa la pandemia ha scatenato la peggiore crisi economica e finanziaria di sempre. Alla fine del 2020 il mondo si trova in una posizione di forte indebitamento. La mia comprensione dei problemi del debito si basa sull’esperienza personale.
La disuguaglianza favorisce l'instabilità. Ciò è particolarmente vero quando essa si sovrappone a un crescente senso di ingiustizia, al dilagare della corruzione e al declino della fiducia nei leader politici, nei partiti e nelle istituzioni.
La pandemia e le misure associate al contenimento del Covid-19 hanno avuto un impatto negativo sulla crescita economica, sull'afflusso di capitali e sulla produttività in tutto il mondo. Maggiormente colpiti dai loro effetti a catena sono stati i più vulnerabili delle nostre società.
Il 2021 è alle porte, e l'Europa è piena di speranze. Vaccini e terapie farmacologiche ci aiuteranno a uscire dalla pandemia. Interventi economici di salvataggio e di sostegno alla ripresa, che non erano mai stati adottati prima d'ora, serviranno ad attenuare l'impatto doloroso della crisi del Covid-19 e delle misure di lockdown che ne sono conseguite. Dopo un 2020 pesante, carico di perdite e battute d'arresto, si intravede la via d'uscita.
Nel 2020 la pandemia ha sconvolto il mondo. La crisi sanitaria si è rapidamente trasformata in crisi economica e rischia di sfociare in una nuova crisi finanziaria. Nel frattempo, negli Stati Uniti sta per insediarsi un nuovo presidente nel pieno della seconda ondata di infezioni. Quanto e come la pandemia ha cambiato il modo in cui gli italiani guardano agli avvenimenti e ai trend di fondo della politica internazionale?
Alla fine, alla vigilia di Natale, l’accordo sui futuri rapporti tra Regno Unito e Unione europea è arrivato. Dopo quasi un anno di negoziati, scadenze disattese e posticipate, e quando in molti avevano perso ogni speranza, gli ultimi ostacoli al compromesso tra Londra e Bruxelles sono stati rimossi.