Gli scambi globali, già frenati dal conflitto, sono in difficoltà per il blocco al porto cinese. Si intravedono però i primi segnali di ripresa delle attività.
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On May 9, Russia has celebrated the Victory Day to commemorate the triumph of the Soviet Union over Nazi Germany.
Shireen Abu Akleh, nota giornalista di Al Jazeera, è stata uccisa durante un raid israeliano a Jenin. L’esercito israeliano sotto accusa, i testimoni: “ci hanno sparato addosso”.
Mario Draghi vola a Washington per incontrare Joe Biden: la guerra in Ucraina, l’energia, le sanzioni e il rilancio dell’offensiva diplomatica al centro del bilaterale con il presidente Usa.
Ieri la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è volata in Ungheria. La missione: convincere Orban a sollevare il proprio veto sull’embargo petrolifero alla Russia. Il risultato: insuccesso, almeno per adesso.
Nella politica europea sulle sanzioni, c’è un paradosso. Un paradosso che abbiamo potuto tralasciare fino ad oggi, ma con il quale dovremo fare i conti. Lo illustra chiaramente un sondaggio, pubblicato la settimana scorsa, sulle opinioni dei cittadini europei sulla guerra in Ucraina.
Il premier italiano Mario Draghi vola a Washington dal presidente USA Joe Biden. Per il meeting, un’agenda ricca di temi scottanti. L'invasione russa dell'Ucraina ha infatti rimescolato le carte della geopolitica degli ultimi trent'anni e gli alleati atlantici affinano la propria strategia, sin qui compatta ma non al riparo da defezioni. Lo stop alle importazioni energetiche dalla Russia è il dossier che occupa e preoccupa le cancellerie di mezza Europa, alla ricerca di forniture alternative.
Finlandia e Svezia potrebbero entrare nella NATO, una conseguenza della guerra impensabile fino a pochi mesi fa, e la Russia si è già fatta sentire. Come siamo arrivati fino a qui e quale potrebbe essere l’impatto di questa decisione? Francesco Rocchetti, Segretario Generale dell'ISPI, e Silvia Boccardi ne parlano con l’ambasciatore Alessandro Minuto-Rizzo, Senior Advisor dell’ISPI, Presidente NATO Defense College Foundation e già segretario generale ad interim della NATO.
Fin dai tempi delle “misure attive” sovietiche, una delle strategie distintive di Mosca è stato il ricorso alla diffusione di disinformazioni mirate o all’amplificazione di narrative manipolate quale arma per opporsi ai propri avversari politici (un esempio da manuale è la teoria diffusa negli anni Ottanta dal KGB in Africa, che vorrebbe l’Aids come un’arma biologica creata dagli americani).
A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, si è registrata tra i 27 Stati membri dell’Unione Europea (Ue) un’unità d’intenti e soprattutto di vedute rara considerando i maggiori eventi di politica internazionale degli ultimi anni.