Luigi Martino (PhD) teaches Cyber Security and ICT Policies at the School of Political Science “Cesare Alfieri” at the University of Florence and he is the coordinator of the Center for Cyber Security and International Relations Studies (CCSIRS) a specialized observatory of the CSSII. He obtained the PhD at the Scuola Superiore Sant’Anna in Pisa with a research project focused on the protection of critical infrastructures from cyber attacks in Italy through a public-private partnership model.
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Oltre alla COP sul clima, vi sono anche quelle su biodiversità e desertificazione. Importanti occasioni per passare da una geopolitica climatica a una ecologica.
Del sesto pacchetto di misure UE contro la Russia si è parlato solo in rapporto all’embargo petrolifero. In realtà vi sono anche altre limitazioni all’export di beni e servizi.
Quali sono i mercati energetici più importanti per la tutela e la promozione dell’interesse nazionale italiano e di quello comunitario? Come valutarne il peso specifico anche alla luce delle esigenze della transizione energetica, della decarbonizzazione, dell’agenda climatica e delle politiche verdi? E, in particolare, qual è il ruolo dei Paesi produttori del Medio Oriente in questo contesto? Quali le dinamiche geopolitiche ed energetiche che li attraversano?
La Colombia verso il ballottaggio tra Petro e Hernandez: due candidati di rottura per un paese che ha voglia di cambiamento.
Dopo gli scarsi risultati ottenuti dalla Conferenza di Katowice (COP24, 2018) e Madrid (COP25, 2019) il percorso che ha condotto alla Conferenza delle Parti di Glasgow (COP26, 2021) ha riacceso le speranze, e le paure, quale ultima occasione per riuscire a rimettere il mondo in carreggiata verso l’obiettivo climatico di contenere il riscaldamento planetario entro 1,5 °C rispetto alle temperature pre-industriali.
I cambiamenti climatici, la guerra e la crisi economica affamano il mondo. L’Onu: “Basta scuse: i combustibili fossili sono un vicolo cieco”.
Il cyberspazio è divenuto, a tutti gli effetti, un’arena per la competizione tra Stati. Questo ha determinato un forte aumento dei rischi e delle minacce informatiche a livello globale.
La grave crisi internazionale mette alla prova le monarchie del Golfo. Cina, India, Russia: cambiano i quadri geopolitici e le dinamiche economico-finanziarie.
Il parlamento europeo chiede embargo immediato e totale sull’export di energia dalla Russia. Ma Germania, Ungheria e Austria puntano i piedi. Borrell: “Dall’inizio della guerra l'Ue ha pagato 35 miliardi di euro per l'energia russa e solo uno per aiuti all'Ucraina”. Nel frattempo, 93 paesi ONU votano la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani.