La tensione verso il raggiungimento di un sistema di governance dotato di regole efficaci prodotte da un processo decisionale legittimo, oltre che efficiente, caratterizza la storia contemporanea delle relazioni internazionali e dell’economia globale. Nel 2009 si è assistito a una decisione epocale – quella di sostituire il G8 con il G20 come principale incontro annuale per discutere di cooperazione economica internazionale.
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US-Chinese relations are recovering after months of bilateral friction and tensions related to climate change, US arms sales to Taiwan, a meeting with the Dalai-Lama in Washington, Google’s decision to no longer subject itself to Chinese censorship and most recently (and probably most importantly) Chinese currency exchange rate policies.
Di nuovo la storia della Polonia si tinge di tragico. La memoria, il senso del sacrificio tipico della cultura polacca, i conflitti e i timori atavici, la contemporaneità politica aggrovigliati nelle lamiere dell’aereo presidenziale, un Turpolev-tu 154 di costruzione russa, precipitato nelle brume di un bosco vicino all’aeroporto russo di Smolensk sulla via di Katyn.
A vent’anni dall’avvio delle prime riforme politiche ed economiche la Russia non può con tutta evidenza definirsi una democrazia sul modello occidentale; tuttavia essa non è certamente ritornata al puro potere autoritario intriso di ideologia comunista e forte di un apparato burocratico repressivo. La Russia è ormai perfettamente integrata nei circuiti della globalizzazione economica e ha visto di recente il costituirsi di un nucleo stabile di classe media.
Twitter Revolution, è il nome che la stampa internazionale ha dato alla nuova ondata di proteste nella Repubblica Islamica. Thomas Friedman, noto editorialista di quotidiani americani fra i quali «International Herald Tribune» e «The New York Times», in un suo articolo dedicato proprio all’importanza di Facebook in merito alle recenti vicissitudini iraniane, definisce il social network «una moschea virtuale».
The introduction of the Lisbon Treaty will inevitably have a strong impact on the European governance in terms of power distribution among member states and EU Institutions, democratic representation of national interests and efficiency of the decision making process (especially in the Council). The Policy Brief provides an original analysis of these aspects and inscribes them in the framework of the current economic crisis. A first test-bed for the Treaty is represented by its ability to set the stage for effective “exit strategies”.
Political leaders from poor, emerging and rich countries will meet in Copenhagen from 7 to 18 December to face a truly global challenge: climate change.
The main expected goals of the summit are the identification of binding targets for the post-Kyoto period (from 2013 onwards) and the inclusion of reluctant and/or emerging countries in fighting climate change. Despite the urgency of this fight and the alarms from the scientific community, negotiations for such ambitious goals are anything but easy and, as a consequence, the outcome of the summit is still a conundrum.
Dopo gli anni Novanta, con l’implosione dell’Unione Sovietica, l’Unione Europea (UE) ha iniziato a cercare nuove basi su cui impostare le relazioni con i paesi dello spazio post-sovietico. L’UE mirava a instaurare rapporti amichevoli e stabili non solo con la Russia, ma anche con gli altri paesi della regione.
President Barack Obama has announced his intention to host, in April 2010, an International Nuclear Security Summit. After almost a decade characterized by ad hoc initiatives aimed at curbing the illegal trafficking of nuclear related material, the new US administration seems to be eager to work in order to coordinate the different bilateral and multilateral programs and achieve some sort of institutionalization of the different initiatives.