The anti-terrorism operation carried out today in Foggia, Southern Italy, marks an important moment for Italy’s counterterrorism. The raid comes as the culmination of a longer investigation initiated by Bari’s DIGOS (the national police’s special unit, which was monitoring a small, unauthorized place of worship named Al Dawa, located near Foggia’s railway station. Indeed, two recently arrested jihadists — including a former Chechen foreign fighter — were known to have regularly attended the mosque.
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"We will Conquer your Rome: References to Italy and the Vatican in the Islamic State’s Official Propaganda” is the new study published by the Center on Radicalization and International Terrorism at ISPI. The full-lenght study is available here (PDF).
Negli ultimi anni l’opinione pubblica mondiale è stata ripetutamente scossa dalla violenza e dalle immagini che hanno accompagnato mediaticamente la rapidissima ascesa ed espansione dell’autoproclamato Stato Islamico[1]. L’attenzione dell’intelligence e del mondo accademico è stata attirata soprattutto dal fenomeno dei foreign terrorist fighters (Ftf) coinvolti nel conflitto siro-iracheno, per le modalità di attivazione e sviluppo, nonché per la mobilitazione raggiunta in brevissimo tempo[2].
Information communications technologies (ICTs) are the backbone of Europe's economy. They fuel new opportunities for citizens to connect, for governments to provide increased access to public services, for utilities to deliver critical services, and for businesses to serve as an engine of economic growth. The remarkable opportunities associated with being connected and participating in the Internet economy are enticing countries and corporations to further expand their digital footprint.
Un 2017 come “anno dell’Africa”? Alla Germania, che dal 1° dicembre 2016 ha assunto la presidenza di turno del G20, va il merito di aver messo per la prima volta lo sviluppo economico africano tra le priorità dell’agenda delle principali economie mondiali. Come dichiarato lo scorso autunno dal cancelliere tedesco Angela Merkel durante il suo tour africano, il benessere del continente africano è nell’interesse della Germania, non da ultimo per contenere il fenomeno migratorio che negli ultimi anni ha monopolizzato il dibattito politico europeo.
Il 3 settembre 2014 il capo di al-Qaeda Central, Ayman al-Zawahiri annunciò al mondo islamista la nascita di un nuovo gruppo combattente il cui scopo principale era diffondere il jihad in tutto il subcontinente indiano. Da diversi anni nelle regioni del Kashmir, nel Gujarat, Assam e Burma i musulmani soffrivano la politica discriminante dei rispettivi governi che li aveva condannati all’isolamento e in alcuni casi alla persecuzione.
Dopo il recente 25esimo anniversario della dichiarazione d’indipendenza dall’Unione Sovietica, un’altra importante ricorrenza si avvicina per il Turkmenistan. Il 21 dicembre 2006, infatti, scompariva Saparmyrat Nyazov, padre padrone della Repubblica centro asiatica, la cui uscita di scena spianò la strada alla salita al potere dell’attuale presidente, Gurbanguly Berdymukhammedov.
While the G20 originated with the aim to be more representative of developing countries’ interests than other existing global alliances, such as the G7, and the G20’s agenda has considerable importance in the development of Africa, South Africa remains the only permanent African member of the institution, the only African voice within the group. This under-representation of Africa is partly an internally-driven problem, i.e.