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I motivi che inducono le persone a migrare sono chiari: conflitti e pericoli per l’incolumità personale, ricerca di maggiori diritti e libertà, miglioramento delle proprie condizioni economiche. La speranza che queste condizioni possano essere trovate proprio qui, in Europa – di fronte al moltiplicarsi delle crisi in Africa e in Medio oriente – ha spinto in questi anni sempre più migranti e rifugiati a dirigersi verso il Vecchio continente, nella “crisi migratoria” più importante dalla Seconda guerra mondiale.
The One Belt One Road (OBOR) Initiative reflects China’s growing need for deeper engagement with the regions to its west and south – through intensified trade, investment, telecommunication, and infrastructure – as well as a grander vision for Chinese foreign policy. Encompassing over 60 countries, in an area covering mainly Asia and Europe, but also Oceania and East Africa, OBOR faces immense challenges, not only from a political and operational perspective, but also from a financial standpoint.
Con l’iniziativa “One Belt, One Road” (OBOR), la Cina si è lanciata in un ambizioso progetto volto a rafforzare la proiezione della propria politica estera e commerciale non solo a livello regionale, ma anche – e forse soprattutto – a livello globale. Tutto ciò attraverso un’imponente programma di investimenti, scambi commerciali, telecomunicazioni e infrastrutture che dovrebbe impegnare un’area vastissima e oltre 60 paesi: dall’Asia all’Europa, dall’Oceania all’Africa Orientale.
The One Belt One Road (OBOR) Initiative reflects China’s growing need for deeper engagement with the regions to its west and south – through intensified trade, investment, telecommunication, and infrastructure – as well as a grander vision for Chinese foreign policy. Encompassing over 60 countries, in an area covering mainly Asia and Europe, but also Oceania and East Africa, OBOR faces immense challenges, not only from a political and operational perspective, but also from a financial standpoint.
Con l’iniziativa “One Belt, One Road” (OBOR), la Cina si è lanciata in un ambizioso progetto volto a rafforzare la proiezione della propria politica estera e commerciale non solo a livello regionale, ma anche – e forse soprattutto – a livello globale. Tutto ciò attraverso un’imponente programma di investimenti, scambi commerciali, telecomunicazioni e infrastrutture che dovrebbe impegnare un’area vastissima e oltre 60 paesi: dall’Asia all’Europa, dall’Oceania all’Africa Orientale.
In recent years, regional integration and cooperation in Asia have gained new momentum, driven by regional organizations (ASEAN) and by the creation of mega Free Trade Areas. All this in the context of a rising India in the international trade and China’s ascent as a global leader with its own regional agenda. While the EU is going through a severe identity crisis, Asia’s new outburst of regionalism attracts much attention. Can the EU and ASEAN projects be compared? Which lessons can be learnt from the EU integration? What is the impact of Asia’s new regionalism for Japan?
In recent years, regional integration and cooperation in Asia have gained new momentum, driven by regional organizations (ASEAN) and by the creation of mega Free Trade Areas. All this in the context of a rising India in the international trade and China’s ascent as a global leader with its own regional agenda. While the EU is going through a severe identity crisis, Asia’s new outburst of regionalism attracts much attention. Can the EU and ASEAN projects be compared? Which lessons can be learnt from the EU integration? What is the impact of Asia’s new regionalism for Japan?
Quali saranno le principali tendenze, i personaggi, i paesi e le crisi cui le imprese italiane dovranno guardare con particolare attenzione nel 2017? Cosa cambierà, ad esempio, per gli Stati Uniti di Donald Trump e per l’Europa dopo la Brexit? Ci sono anche nuove frontiere del business da prendere in considerazione, sia per l’export che per gli investimenti produttivi?
L'incontro, organizzato da ISPI con Assolombarda, Fondazione Corriere della Sera, Intesa Sanpaolo e SACE, si è tenuto presso il Centro Congressi di Fondazione Cariplo (Via Romagnosi, 8 - Milano).
Dall'1 al 3 dicembre si è svolta la Conferenza "Med 2016 – Rome Mediterranean Dialogues", organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI (qui il programma).