La Francia è stata sconvolta da una nuova ondata di terrorismo jihadista. Questa mattina un uomo ha ucciso due persone e ha decapitato una donna nella Cattedrale di Nizza. Altri due presunti attacchi si sono registrati poche ore dopo ad Avignone e nel consolato francese di Gedda, in Arabia Saudita.
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La pandemia da Covid-19 ha cambiato tutto. Anche in Europa. Prima che si chiuda questo incubo (e purtroppo non ci siamo ancora!) dobbiamo fare tesoro delle lezioni apprese e su questa drammatica esperienza costruire qualcosa di nuovo e di positivo.
Il governo degli Stati Uniti mette sotto accusa il più famoso motore di ricerca al mondo: “Monopolio che impedisce la concorrenza”. C’entrano gli accordi con Apple, ritenuti irregolari. È la causa più grande contro un’azienda del settore tecnologico.
Preoccupazione ovvia ma con un pizzico di ottimismo. Come ogni crisi, la pandemia globale Covid-19 ha ampiamente accelerato problematiche strutturali, in ogni settore, davanti alle quali vince solo chi ha la capacità di rialzarsi. Il rimbalzo può essere tuttavia significativo se le misure per la ripresa sono orientate al futuro. La traduzione ideale è Innovazione.
Le aree urbane non possono definirsi soltanto habitat aventi il fine di accrescere lo sviluppo economico, sociale e culturale degli esseri umani che vivono al loro interno, ma anche spazi che permettono ai residenti di utilizzare al meglio le risorse disponibili.
L’ultimo round negoziale tra il capo negoziatore dell’Unione europea, Michel Barnier, e quello britannico, David Frost, si è concluso con un nulla di fatto. Sulle trattative pesavano le tensioni delle scorse settimane dovute alla proposta del governo britannico di un nuovo Internal Market Bill che violerebbe clamorosamente l’accordo di recesso con l’Ue.
Il contrasto al cambiamento climatico sarà un tema cruciale nell’agenda diplomatica italiana almeno fino a fine 2021. L’Italia organizza infatti la COP26 con il Regno Unito e si avvia ad assumere la presidenza del G20 con il motto “Persone, Pianeta e Prosperità“.
Ogni governo definisce, di solito, gli interessi strategici del Paese mediante un dibattito approfondito, che tiene conto della loro diversa natura. In particolare, tra questi interessi, alcuni sono definiti come “vitali” e “si distinguono dagli altri poiché le Nazioni non sono abitualmente disposte a raggiungere compromessi su di essi e spesso sono preparate a entrare in guerra per sostenerli”[1]
I leader europei hanno raggiunto un accordo storico il 21 luglio scorso a Bruxelles, creando un debito comune per finanziare la ripresa delle nostre economie di fronte alla crisi COVID. Come aspirazione comune, questo "cambio di paradigma" europeo non avrebbe potuto vedere la luce senza lo slancio dato in primavera da Francia e Italia, scrivendo una lettera congiunta di 9 paesi. Insieme, siamo riusciti a reintrodurre questa solidarietà che è il fondamento stesso del progetto di sovranità europea.
Come ogni anno, anche in questo 2020 la Russia ha condotto la propria tradizionale esercitazione militare di livello strategico. L’evento, denominato Kavkaz-2020, ha avuto luogo tra 21 e 26 settembre nel Distretto Militare Sud, il quale si estende sul territorio del Caucaso meridionale fino ad includere Crimea e parte di Mar Nero e Mar Caspio.