Bri | Page 2 | ISPI
Skip to main content

Search form

  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED
  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Digitalisation and Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Digitalisation and Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

Bri

La cura del ferro farà bene alle PMI italiane

L’internazionalizzazione è uno dei pilastri del Piano 2017-2026 del Gruppo Ferrovie dello Stato, come dimostrano molte iniziative strategiche assunte da FS nell’ultimo anno. Italferr, società di ingegneria del gruppo, è da anni una società con due anime: quella del mercato captive, domestico, e quella votata all’internazionalizzazione, essendo in qualche misura un precursore delle strategie del gruppo.

Sistemi integrati con il Nord Europa per più efficienza italiana nella BRI

La Via della Seta non può essere solo marittima, o solo gomma o solo ferro. Va creato un sistema integrato intermodale che permetta a tutte le realtà di cooperare insieme.

In tale ottica, occorre ragionare sulla possibilità che l’Italia si trasformi in un hub concorrenziale rispetto al Nord Europa. A favore dell’approccio intermodale si sono espressi i numerosi studiosi e stakeholder, nazionali ed esteri, intervenuti al Convegno organizzato dall’Interporto di Parma sugli sviluppi logistici ed infrastrutturali della Nuova Via della Seta.

Le molte anime della BRI tutte da studiare

Per comprendere gli sviluppi logistici e infrastrutturali della BRI (Belt and Road Initiative) e creare le condizioni affinché possa realizzarsi la “svolta italiana” della Nuova Via della Seta, occorre iniziare a guardare alla BRI nel giusto modo. Riconoscere le molteplici anime dell’iniziativa - non solo sul fronte marittimo e terrestre, ma anche aereo - e valutandone contestualmente le dinamiche infrastrutturali, commerciali, finanziarie, tecnologiche, doganali e istituzionali ad esse collegate.

Europa e Italia: è ora che Pechino diventi un partner politico

Se nel costume popolare si è soliti affermare che “tra i due litiganti il terzo gode”, in realtà l’Unione Europea e, ancor più nello specifico l’Italia, rischiano invece di patire un aumento di conflittualità fra Usa e Cina, le due maggiori potenze mondiali. Il traumatico passaggio dall’amministrazione Obama a quella Trump ha inasprito una tensione latente che si manifestava tramite il “pivot to Asia”.

  • « prima
  • ‹ precedente
  • 1
  • 2

GET OUR UPDATES

SUBSCRIBE TO NEWSLETTER

About ISPI - Work with us - Experts - Contact - For Media - Privacy

ISPI (Italian Institute for International Political Studies) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milan) - P.IVA IT02141980157