Sono 20 i Paesi della regione a rischio crisi finanziaria. Serve più aiuto internazionale ma anche una migliore gestione da parte dei governi locali.
Il punto di non ritorno è forse già arrivato. Lo shutdown statunitense sarà terminato con buona probabilità entro pochi giorni e lo spettro del default tecnico per via del debt ceiling non si materializzerà mai sotto l’amministrazione di Barack Obama. Quello che è significativo è però un altro aspetto. Il braccio di ferro fra Democratici e Repubblicani sta diventando l’emblema dell’italianizzazione della politica statunitense, facendo perdere di credibilità gli Usa.
Lo “spegnimento” di tutte le attività federali non essenziali, firmato da Obama lo scorso 1° ottobre, rappresenta la terza grave crisi politica attraversata dagli Stati Uniti nel 2013.