export | ISPI
Skip to main content

Search form

  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED
  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

export

Global Scenarios - Crisi delle materie prime: verso una nuova ‘mappa’ geopolitica

L'evento si è tenuto in modalità Zoom webinar martedì 7 giugno alle ore 17:30.

 

 

I settori italiani a rischio se il NAFTA non c'è più

Il 16 agosto scorso sono iniziate le trattative per rinegoziare il NAFTA: a oggi si sono tenuti i primi cinque round (il prossimo è previsto a Montreal dal 23 al 28 gennaio) e l'obiettivo è di giungere a una rinegoziazione e modernizzazione dell'accordo, anche se le divergenze tra le parti non rendono questo risultato scontato. Perché questo obiettivo è il più plausibile?

UE-Giappone: una spallata al protezionismo

L’Economic Partnership Agreement tra Unione europea e Giappone è vicino alla conclusione. Dopo quattro anni e 18 round di negoziazioni, l’accordo deve essere completato in alcuni aspetti tecnici e capitoli come la protezione degli investimenti, ma dovrebbe essere ultimato per la fine dell’anno e poi ratificato dal parlamento giapponese, da quello europeo e da quelli nazionali dei 28 paesi (procedura tutt’altro che scontata come dimostra l’esperienza del Ceta, l’accordo di libero scambio siglato con il Canada che entrerà provvisoriamente in vigore a settembre).

Egypt's Economic Reform Agenda. A New Path for Growth

Egypt still lags behind other southern Mediterranean countries in several social, economic and business development indicators. Not with standing an historically solid growth recorded (4.2 per cent on average in the last two decades, slightly below the MENA region average of 4.7 per cent), per capita income remains one of the lowest in the region (around US$ 10,900 at Purchasing Power Parity - PPP), unemployment is persistently high (again above 10 per cent since 2011) and a large share of the population continues to live in poverty (more than a quarter below the national p

I due tricolori. Le relazioni italo-messicane: scenari, problemi e prospettive

Nel settembre del 1970 il ministro degli Esteri Aldo Moro organizzò a Città del Messico un incontro con tutti gli ambasciatori italiani in America Latina. Obiettivo era quello di dare uniformità alla politica regionale della Farnesina e di valorizzare le relazioni italo-messicane. In quell’occasione il ministro invitò il corpo diplomatico a promuovere un’azione politica che rafforzasse gli sforzi bilaterali e valorizzasse il ruolo italiano in seno alla Cee.

Messico: la porta dell’Europa verso il Nord America

La prossimità geografica al mercato statunitense e i forti legami commerciali e produttivi con l’economia più ricca del mondo sono all’origine della crescita del Messico fino a divenire il quinto maggiore paese emergente del mondo e della sua crescente attrattività per le imprese estere.

Italia-Egitto. Rischi e opportunità di una relazione strategica

Dopo le difficoltà per l’economia egiziana degli anni successivi alla rivoluzione del 25 gennaio 2011, è tornato un cauto ottimismo sulle possibilità di ripresa del paese. Nei mesi scorsi sono stati diffusi dati positivi sull’andamento economico egiziano, come quello sulla crescita del Pil dell’ultimo trimestre 2013-2014 (+3,7%), in deciso aumento rispetto al 2,5% dello stesso periodo nell’anno precedente. Questo ha convinto le principali agenzie di rating ad aumentare l’outlook dell’Egitto da “negativo” a “stabile”.

Il gigante dell'export e gli squilibri europei

Tra le questioni più rilevanti alla base delle tensioni che si sono verificate negli ultimi anni nell’Eurozona vi è quella degli squilibri nelle bilance commerciali e nelle partite correnti. Nel corso dell’ultima decade, il divario tra paesi in avanzo (generalmente nord europei) e quelli in disavanzo (generalmente del sud Europa) si è mostrato molto persistente e si è ampliato (si veda Fig. 1)

Figura 1

Rapporto - Conseguenze economiche della Primavera Araba

Negli ultimi due anni la regione del Mediterraneo è stata attraversata da importanti e profonde trasformazioni. Al di là delle differenze e delle peculiarità delle singole realtà, i paesi arabi sono accomunati da problematiche politiche e socio-economiche simili: longevità dei regimi, autoritarismo, deficit democratico, forti restrizioni alle libertà individuali, pressione demografica e significativa percentuale di popolazione giovanile, elevata disoccupazione, soprattutto tra i giovani, povertà diffusa.

GET OUR UPDATES

SUBSCRIBE TO NEWSLETTER

About ISPI - Work with us - Experts - Contact - For Media - Privacy

ISPI (Italian Institute for International Political Studies) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milan) - P.IVA IT02141980157