Ladies and gentlemen,
My welcome address comes on behalf of Milan’s ISPI. I am honoured to be able to address you all, before we start a very promising T20 summit.
Manca meno di un mese al summit del G20 in Germania e in vista di questo appuntamento il 29 e 30 maggio si è tenuto in Germania il Think 20 (T20), l’incontro annuale di think tank e istituti di ricerca dei paesi del G20. Quest’anno il T20 tedesco (qui il programma) ha visto la presenza di oltre 500 partecipanti, tra cui quattro premi Nobel per l’economia e una nutrita rappresentanza di organizzazioni internazionali che supportano l’attività del G20 (tra gli altri l’Ocse, il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale).
Medium and long–term trends seem to converge at an unprecedented pace: from weak economic growth to demographic decline in mature economies; from growing inequalities to the rise of populism and nationalism, to the changing nature of conflicts. All this will make global governance and cooperation harder, fundamentally altering the global landscape. How, and to what extent, will rising powers challenge the international liberal order? Which is the possible impact within states in terms of tensions between governments and societies?
Due giorno dopo gli attentati di Parigi, i leader del G20 si sono ritrovati a discutere di lotta al terrorismo concordando sulla necessità di rafforzare lo scambio di informazioni riguardanti le reti di appartenenza degli attentatori. Ma non era previsto: se i temi finanziari, di lotta alla disoccupazione e degli "Obiettivi sostenibili del millennio" avevano la precedenza, la catastrofe parigina ha riportato tutti sul presente.
Nell’insieme di paradossi che complicano l’attuale contesto internazionale, uno sembra destinato a pesare sempre di più sia a livello regionale che a livello globale. Da un lato, la natura dei problemi che gravano sulla sicurezza degli attori (tanto statuali quanto non statuali) sarebbe tale da richiedere risposte concertate e, nei limiti del possibile, multilaterali. Questo vale, scontatamente, per i problemi che investono direttamente le istituzioni esistenti, come la crisi del debito e la recessione economica nel quadro dell’Unione Europea.
US-China relations will remain on their current track after the US presidential election and Chinese leadership transition. Both countries are too heavily invested in the bilateral relationship and understand the dangerous consequences if it goes off the rails. Still, while institutional pressures and national interests will press for continuity, there is always a chance that miscalculation or deliberate provocation will push the two countries toward conflict.
Quando è stato eletto presidente della Repubblica francese, François Hollande sperava di poter scuotere la strategia europea sulla crisi puntando su un approccio più orientato alla crescita. Il suo “successo” iniziale nell’ottenere delle misure europee a sostegno della crescita è stato tuttavia adombrato dall’approfondimento della crisi stessa.