Si sono tenute ieri, 7 giugno 2016, le votazioni per le primarie americane in sei Stati: California, Nord e Sud Dakota, Montana, New Mexico e New Jersey. I risultati nel Partito democratico hanno premiato Hillary Clinton, che ha riportato vittorie in California (57,1%), New Jersey (63,3%), New Mexico (51,5%) e Sud Dakota (51%), mentre lo sfidante Bernie Sanders ha conquistato Nord Dakota (64,2%) e Montana (50,9%).
I risultati delle primarie in Indiana forniscono a Donald Trump de facto la nomination per il Partito Repubblicano, confermando i sondaggi che lo vedevano largamente in testa. Con oltre il 53% dei consensi, il businessman newyorkese si aggiudica la vittoria nello stato del Midwest, assicurandosi quasi tutti i 57 delegati che le votazioni mettevano in palio per il Grand Old Party (GOP) e costringendo al ritiro entrambi i suoi inseguitori: sia
La polarizzazione del sistema politico statunitense è da tempo pienamente penetrata all’interno del Grand Old Party (GOP). L’ascesa del movimento del Tea Party come reazione dei conservatori alla crisi economica aveva già fatto rilevare una prima scossa sismica tra le fila dell’establishment repubblicano fin dal momento dell’insediamento alla Casa Bianca di Barack Obama nel 2009.