Il 23 luglio ISPI ha ospitato l’Ambasciatrice indiana in Italia Reenat Sandhu e il Console Generale indiano a Milano Binoy George. Al centro dell’incontro con il Direttore ISPI Paolo Magri e gli analisti dell’India Desk dell’istituto, le relazioni e le opportunità di partnership tra Italia e India, che ospiteranno rispettivamente il G20 nel 2021 e nel 2022.
Dreaming big doesn’t necessarily mean acting big. Indian Finance Minister Nirmala Sitharaman’s maiden Budget speech captures New Delhi’s $5 trillion aspiration by 2025 (that’s one year’s postponement) and delivers some of the minute needed to get there. If you’re looking for ‘big bang reforms’, don’t look for it in Budget 2019.
In democrazia, quando un leader guida un partito alla peggiore sconfitta elettorale della sua storia, e lo fa consecutivamente per due volte, si dimette. Nessuno obietterebbe, se non per chiedersi perché non l’avesse già fatto dopo il primo disastro. Ma non è così facile in India, terra di dinastie politiche.
Gli esperti dibattevano da anni sulla questione: quale effetto elettorale ha la crescita economica in un paese in via di sviluppo come l’India? Un effetto importante soprattutto per il governo uscente, sostenevano sia Poonam Gupta della Banca Mondiale che Milan Vaishnav del Carnegie. Da almeno un ventennio, affermavano, è l’andamento dell’economia che più di ogni altra causa determina la vittoria o la sconfitta di un partito.
“It can be said, certainly, with equal justice, that the Italians are the Indians of Europe, but you do understand me, I think. There is so much Italian in the Indians, and so much Indians in the Italians". La famosa frase dello scrittore Gregory David Roberts nel famoso libro “Shantaram” riassume il tema delle affinità culturali tra italiani e indiani, che spesso ricorre nella narrazione delle relazioni tra i due Paesi. Ma quanto c’è di vero in questa osservazione?
Gli esperti dibattevano da anni sulla questione: quale effetto elettorale ha la crescita economica in un paese in via di sviluppo come l’India? Un effetto importante soprattutto per il governo uscente, sostenevano sia Poonam Gupta della Banca Mondiale che Milan Vaishnav del Carnegie. Da almeno un ventennio, affermavano, è l’andamento dell’economia che più di ogni altra causa determina la vittoria o la sconfitta di un partito.
“India wins yet again!” Narendra Modi announced in May 2019, just after securing a second term as Prime Minister of the world’s largest democracy in a landslide general elections victory. When Modi was elected for a first term five years ago, he promised that India would win back its place at the high table of leading world powers. Indeed, after decades of sustained growth, India today is at a tipping point in terms of socio-economic prospects for its 1.35 billion citizens.
A due giorni dalla chiusura dei seggi una candidata del Bjp nello stato indiano centrale del Madhya Pradesh, ha gridato ai suoi estasiati elettori che l’assassino del Mahatma Gandhi “era, è e sarà un patriota”. Narendra Modi, leader del Bjp, premier uscente e gloriosamente rientrante per un secondo quinquennio, ha condannato la dichiarazione, definendola imperdonabile.
Dopo sei settimane di voto, prima della fine dei conteggi il verdetto delle elezioni indiane appare già chiaro: la coalizione di partiti guidata da Narendra Modi avrà di nuovo un’ampia maggioranza nella Lok Sabha, la camera bassa del Parlamento.
Senza suscitare l’interesse che avrebbe meritato, Jawad Zarif era arrivato a Delhi nel pieno della più divisiva campagna della storia elettorale indiana. In dieci settimane di comizi e in sei di voto effettivo (per tradizione, non c’è un solo giorno elettorale ma si vota in sette appuntamenti diversi per calendario e geografia), gli indiani avevano messo in discussione anche il Mahatma Gandhi.
India is gripped by an election fever. All elections carry elements of unpredictability but in India’s seventy year history, the 2019 elections are critical. Prime Minister Narendra Modi came to power in 2014 and is seeking another term. The opposition parties are concerned about Modi’s polarising influence and are determined to prevent a BJP victory though they have been unable to put up a united front on account of internal differences.
The pledge to have a “partnership for peace” has fast emerged as a key threshold in India-Japan security relations in recent years. Under the rubric of promoting a “free, open and prosperous Indo-Pacific” region, a new assurance of engagement seems to be unfolding with frequent bilateral naval exercises, including dialogues and training between the Coast Guards of the two sides.