Executive Summary
Executive Summary
La politica estera della Turchia sta attraversando una fase di ridefinizione sia sul piano regionale sia nei rapporti con la Russia, da un lato, e con gli Stati Uniti e l’Unione europea, dall’altro.
C’è un filo rosso che lega i due eventi, distinti, che hanno scosso recentemente il Golfo: la crisi diplomatico-politica tra il “fronte saudita” e il Qatar (5 giugno) e gli attacchi terroristici coordinati di Teheran, rivendicati dal sedicente Stato Islamico (7 giugno).
La più recente attività diplomatica di Ankara sembra prefigurare l'aspirazione a tornare ad assumere quel ruolo di mediatore e facilitatore del dialogo regionale che aveva rappresentato uno dei maggiori successi della “profondità strategica”, dottrina e pratica di politica estera che ha caratterizzato il primo decennio di relazioni internazionali del Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp).
NATO has just opened a Regional Centre in Kuwait: it is the first such presence in the region. This step can support and enhance the Istanbul Cooperation Initiative (ICI), the practical cooperation framework launched in 2004 between NATO and the Gulf states (United Arab Emirates, Qatar, Kuwait and Bahrain). But the partnership road is still ahead.
Le elezioni interne ad Hamas iniziate nel gennaio scorso [1] e volte a scegliere la nuova dirigenza al potere nella Striscia di Gaza hanno definito un ulteriore step nel processo di radicalizzazione politica che il gruppo islamista sta conoscendo da alcuni anni a questa parte.
L'incontro di oggi a Washington tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sembra essere più teso di quanto ci si aspettasse perché contribuirà a definire le agende politiche dei due paesi su questioni fondamentali come l'Iran, la Siria e il conflitto israelo-palestinese, fonti di forte disaccordo tra Netanyahu e l'ex presidente Barack Obama.
This evening, the EU heads of state and government will meet in Malta to discuss the "external dimension of migration". The spotlight will be put on the Central Mediterranean route and, particularly, on Libya. The aim is to step up cooperation with the Libyan authorities in order to implement immediate measures to "stem migratory flows, break the business model of smugglers and save lives".
Nonostante la vicinanza geografica, il coinvolgimento iracheno nella crisi siriana non è uno dei temi più trattati dalla cronaca, dato lo stato di estrema emergenza vigente nello stesso Iraq. La guerra civile in Siria è stata fino alla nausea definita ‘guerra per procura’, dove molteplici attori regionali e internazionali sono intervenuti a sostegno delle varie fazioni, trasponendo così il conflitto su livelli trascendenti i confini siriani.
Nel 2017 il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan potrebbe finalmente coronare il suo sogno di trasformare la Turchia in una repubblica presidenziale. Negli ultimi anni la riforma costituzionale e l’introduzione del presidenzialismo sono stati il cavallo di battaglia di Erdoğan e del suo Partito giustizia e sviluppo (Akp). Tema molto controverso che ha acuito il clima di polarizzazione nel paese.
Tra le tante eredità di Obama, la nuova amministrazione statunitense dovrà fare i conti anche con la questione libica. Le nomine poco ortodosse di Donald Trump nei posti chiave della politica estera e di difesa dell’amministrazione non chiariscono se vi sarà, e quale sarà, la linea guida.