Monti | ISPI
Skip to main content

Search form

  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • INSTITUTE
  • CLERICI PALACE
  • CONTACT US
  • MEDMED
  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Digitalisation and Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

  • Home
  • RESEARCH
    • CENTRES
    • Asia
    • Digitalisation and Cybersecurity
    • Europe and Global Governance
    • Business Scenarios
    • Middle East and North Africa
    • Radicalization and International Terrorism
    • Russia, Caucasus and Central Asia
    • Infrastructure
    • PROGRAMMES
    • Africa
    • Energy Security
    • Global cities
    • Latin America
    • Migration
    • Religions and International Relations
    • Transatlantic Relations
  • ISPI SCHOOL
  • Publications
  • EVENTS
  • CORPORATE PROGRAMME
    • about us
    • Closed-door meetings
    • Scenario Conferences
    • Members
    • Executive Education
  • EXPERTS

Monti

Se all'UK Independence Party non basta l'opting out

Il Partito britannico dell’indipendenza (UK Independence Party – Ukip) venne creato all’inizio degli anni Novanta (1993), in seguito alla dissoluzione della Lega Anti Federalista, nata nel 1991 per contrastare le proposte contenute nel Trattato di Maastricht.

Italy - US: Dependable, but not indispensable?

The palpable insecurity about Italy’s status in American foreign policy calculations, despite Italy’s status as a member of the G-8, its historically critical role in shaping the trajectory of European integration and not insignificant contributions to military operations in Afghanistan and Libya, has been heightened with the reelection of President Barack Obama and the uncertain outcome of the Italian parliamentary elections at the end of February.

Italia – Russia: meno personalismi più pragmatismo

Le relazioni italo-russe si fondano sull’esperienza pluriennale di cooperazione. L’Italia è sicuramente uno dei partner più significativi della Federazione Russa, con cui ha instaurato e sviluppa un’intensa cooperazione in quasi tutte le sfere del complesso dei rapporti bilaterali. Russia e Italia, portano avanti un intenso dialogo politico e interagiscono attivamente nelle strutture e nelle organizzazioni internazionali. Queste relazioni si definiscono come strategiche e privilegiate e il Cremlino vede nell’Italia uno dei partner in Europa tra i più importanti. 

Monti-Obama: i dossier del futuro

L’incontro alla Casa Bianca fra il presidente americano Barack Obama e il presidente del Consiglio Mario Monti nasce dall’interesse di Washington per il programma di riforme economiche in Italia, segna l’inizio di una nuova fase di rapporti fra i due alleati e al tempo stesso mette il nostro paese di fronte alla necessità di ridefinire l’interesse nazionale davanti a un quadro strategico internazionale mutato.

Monti negli Stati Uniti: la quadratura del cerchio

Il mandato del governo Monti, per quanto limitato, ha avuto fin dal principio una forte valenza internazionale. Il primo e irrinunciabile compito del nuovo governo era infatti il rilancio dell’immagine e del ruolo dell’Italia all’estero, a partire anzitutto dall’Europa. Un tale compito era iscritto, ancor prima che nel mandato del governo, nella stessa figura di Mario Monti, il quale fino a poche settimane fa era noto e stimato in sede europea molto più di quanto lo fosse in Italia. Accettando l’incarico, Monti raccoglieva una doppia sfida sul piano internazionale.

Nuovo Trattato europeo. Crescita e flessibilità delle misure: il successo italiano

I risultati del vertice di Bruxelles di lunedì 30 gennaio sono rilevanti per l’Italia, che li ha non poco influenzati. La posizione del nostro paese è stata fra quelle determinanti nell’evitare che il “fiscal compact” che è stato varato contenesse clausole inutilmente severe e rigide. Gli obblighi di equilibrio del bilancio pubblico e le clausole di correzione semi-automatiche degli squilibri sono formulati in modo da tener conto della fase ciclica, e quindi del rallentamento del gettito fiscale causato da quello del Pil, anche in seguito a politiche restrittive.

GET OUR UPDATES

SUBSCRIBE TO NEWSLETTER

About ISPI - Work with us - Experts - Contact - For Media - Privacy

ISPI (Italian Institute for International Political Studies) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milan) - P.IVA IT02141980157