After the Cold War, Italy started to act as an international peacekeeper, deploying troops in dozens of military operations, mainly within multilateral frameworks. Recently, with the end of the “war on terror” and after the 2015 White Paper, Italy devoted growing interest and resources to the “Enlarged Mediterranean”. Despite Italy’s post-bipolar military dynamism, limited attention has been paid to assessing missions.
Introduce: Enrico Decleva, Presidente, Fondazione Internazionale Balzan "Premio" Intervengono:
Per la prima volta nella sua storia la Repubblica Popolare Cinese parteciperà a una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite inviando 700 soldati in Sud Sudan nell’ambito della missione Unmiss. Sebbene la data di avvio delle operazioni cinesi in Sud Sudan non sia ancora stata ufficializzata, il portavoce dell’Unmiss, Joe Contreras, conferma che ciò avverrà verso la fine di novembre.
«Non potendo eliminare con un sol colpo il flagello della guerra, si cercò inizialmente di attenuarne i rigori inutili. L’interesse reciproco dei belligeranti li spinse perciò a osservare, nella condotta delle ostilità, certe “regole del gioco”» – Jean Pictet (...)