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trump

Super Tuesday, il momento della verità?

Tutto pronto negli Stati Uniti per l’appuntamento più avvincente della lunga corsa alla nomination per la Casa Bianca: oggi è il Super Tuesday, la giornata che vede impegnato nelle elezioni primarie il più alto numero di stati in contemporanea. Per i repubblicani, si vota in undici stati e in palio vi è circa la metà (595) dei 1237 delegati necessari a vincere la nomination del partito; per i democratici, che votano in dodici stati, i delegati in palio sono invece circa un terzo (865) dei 2383 necessari.
Gli ultimi sondaggi CNN/ORC assegnano a Hillary Clinton un ampio vantaggio su Bernie Sanders (55% delle preferenze contro il 38% del senatore del Vermont), mentre in campo repubblicano si afferma come sempre più inarrestabile il fenomeno Trump (49% delle preferenze contro il 16% di Marco Rubio e il 15% di Ted Cruz).
Cosa sta succedendo all’interno dei due partiti? In che modo i risultati del Super Tuesday influenzeranno le strategie dei candidati nei mesi a venire? Quali le questioni al centro della campagna elettorale, quali le posizioni dei candidati e quali le implicazioni per il voto di novembre?
Questo Dossier si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “US Election Watch” che ISPI ha lanciato per monitorare e analizzare le tappe principali della corsa elettorale più importante dell’anno. Attraverso pubblicazioni, eventi e un blog dedicato – che saranno periodicamente arricchiti anche da sondaggi IPSOS – verranno approfonditi tutti gli aspetti legati a questa lunga campagna.

Immigrazione e voto: occorre parlare spagnolo

Mai come nelle prossime elezioni presidenziali statunitensi il tema dell'immigrazione è stato centrale: uno dei perni su cui ruota l'intera corsa alla Casa Bianca. Questo per il gran numero di immigrati irregolari presenti negli Stati Uniti. I piani politici nei loro confronti saranno infatti fondamentali per orientare il voto ispanico: da una parte Trump si colloca su una posizione esplicitamente anti-immigrazione, dall'altra Hillary appare persino più a sinistra di Obama. Visioni agli antipodi, dunque, che confermano la centralità del tema nel dibattito elettorale.

Partito repubblicano: cercasi leader disperatamente

La polarizzazione del sistema politico statunitense è da tempo pienamente penetrata all’interno del Grand Old Party (GOP). L’ascesa del movimento del Tea Party come reazione dei conservatori alla crisi economica aveva già fatto rilevare una prima scossa sismica tra le fila dell’establishment repubblicano fin dal momento dell’insediamento alla Casa Bianca di Barack Obama nel 2009.

New Hampshire: vittorie, strategie e incognite nella corsa alla Casa Bianca

Barnie Sanders e Donald Trump hanno vinto in New Hampshire staccando nettamente gli altri candidati. Con il suo 59,7%, il senatore del Vermont ha oltre venti punti su Clinton. Il magnate newyorkese, con il 35,1%, batte John Kasich (16%), Ted Cruz, Jeb Bush e Marco Rubio. Abbiamo rivolto alcune domande a Erik Jones, professore della John Hopkins University, per un suo commento sui risultati e gli scenari futuri della campagna elettorale. (...)

Iowa: le prime sorprese delle primarie Usa

È cominciata ieri dall’Iowa la lunga corsa elettorale che porterà nel novembre di quest’anno all’elezione del 45esimo presidente degli Stati Uniti. Con questo Focus, ISPI inaugura “US Election Watch”, una serie di pubblicazioni e iniziative dedicate alla competizione elettorale che culminerà il prossimo novembre. (...)

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