La spirale inflazionistica in Turchia continua inesorabile. A giugno l’inflazione ha conosciuto un ulteriore rialzo del 4,95% rispetto al mese precedente attestandosi al 78,62%, il livello più alto degli ultimi vent’anni, da quando cioè il Partito Giustizia e Sviluppo (Akp) del presidente Recep Tayyip Erdoğan è al governo.
Mario Draghi vola in Turchia per rilanciare i rapporti bilaterali; “Italia e Turchia sono partner, amici alleati".
La Turchia toglie il veto all’ingresso di Svezia e Finlandia e in cambio ottiene la fine del sostegno agli indipendentisti curdi e dell’embargo nel campo della difesa.
A febbraio scorso, l’anniversario dell'incoronazione della regina Elisabetta II, circolava una battuta nei circoli accademici turchi: “Anche noi festeggiamo il nostro Giubileo di Platino!” Infatti, nel febbraio di 70 anni fa, mentre una giovane Elisabetta prendeva le redini del potere britannico, Ankara entrava nella NATO. Certo, le celebrazioni nel caso turco sono state molto più di basso profilo e meno festose rispetto a quelle nel Regno Unito.
Turchia e Russia cercano un’intesa per il grano. Kiev teme che i russi ne approfittino per attaccare i porti e Mosca chiede in cambio lo stop alle sanzioni.
Negli ultimi mesi la Turchia è stata sotto i riflettori internazionali per il suo ruolo di mediatore tra Russia e Ucraina.
Il presidente turco Erdoğan si è opposto alla domanda di adesione alla Nato che Svezia e Finlandia hanno presentato in questi giorni. Dall’inizio del conflitto la Turchia si è riproposta più volte come mediatrice tra le parti ma ora il suo ruolo non è chiaro. Per capire meglio cosa sta succedendo in Turchia, Francesco Rocchetti, Segretario Generale ISPI, e Silvia Boccardi parlano con Valeria Talbot, responsabile dell’Osservatorio Medio Oriente e Nord Africa dell’ISPI
Durante la visita ufficiale in Uzbekistan tra 28 e il 30 marzo, il presidente turco Recep Erdogan ha stretto una serie di accordi commerciali con il suo omologo uzbeko Mirziyoyev, esprimendo anche la volontà di trasformare la cooperazione tra i Paesi in una partnership strategica.
Prima ancora che la crisi tra Russia e Ucraina si trasformasse in guerra aperta, la Turchia si è a più riprese proposta come mediatore tra le parti, proprio in virtù dei buoni rapporti con entrambi i Paesi. Pur avendo condannato, anche in seno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, l’invasione della Russia e sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, Ankara non ha aderito alle sanzioni economiche occidentali, come del resto non lo aveva fatto in occasione dell’occupazione russa della Crimea nel 2014.
Continuano gli attacchi attorno a Kiev e a Kharkiv, mentre peggiora l’assedio di Mariupol. Oggi nuovo round tra Ucraina e Russia. Zelensky “Le richieste di Mosca sono più realistiche”
L’invasione di Mosca ha messo Erdogan, che intrattiene buone relazioni con entrambe le parti in campo, in una posizione difficile. Soprattutto sul fronte economico.