Il 13 novembre scorso l’esplosione di una bomba nel centro di Istanbul ha provocato la morte di sei persone e più di ottanta feriti, riportando il paese indietro di qualche anno, ovvero alla lunga stagione di attentati terroristici del 2015-2017, culminati nella carneficina di Ortakoy. Era infatti dalla notte di Capodanno del 2017, quando un uomo armato aveva aperto il fuoco nel nightclub Reina causando 39 vittime, che la città simbolo della Turchia non veniva colpita da un attentato.
L'evento è stato trasmesso in streaming giovedì 17 novembre alle ore 18:00 sulla pagina Facebook, sul canale YouTube, Twitter e sito dell'ISPI.
Torna a salire la tensione tra Grecia e Turchia, e la crisi per le isole dell’Egeo riaccende un faro sul Mediterraneo Orientale.
Diplomazia e mediazione, sono due parole chiave del discorso del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. Se il riferimento è innanzitutto al conflitto in corso in Ucraina, esse caratterizzano bene anche il nuovo corso intrapreso dalla politica estera turca.
Sebbene non si conosca ancora la data esatta del voto, si accendono i riflettori sulla campagna elettorale in Turchia. Nei sondaggi il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan non parte favorito. Sulla sua rielezione, infatti, pesano le difficoltà dell’economia e i crescenti malumori interni per il deterioramento degli standard di vita, causato anche da un’inflazione che non arresta la sua corsa. Sul piano esterno, Ankara continua a portare avanti sia gli sforzi di mediazione tra Mosca e Kiev, sia il processo di normalizzazione con i paesi mediorientali, dopo anni di isolamento regionale.
La spirale inflazionistica in Turchia continua inesorabile. A giugno l’inflazione ha conosciuto un ulteriore rialzo del 4,95% rispetto al mese precedente attestandosi al 78,62%, il livello più alto degli ultimi vent’anni, da quando cioè il Partito Giustizia e Sviluppo (Akp) del presidente Recep Tayyip Erdoğan è al governo.
Mario Draghi vola in Turchia per rilanciare i rapporti bilaterali; “Italia e Turchia sono partner, amici alleati".
La Turchia toglie il veto all’ingresso di Svezia e Finlandia e in cambio ottiene la fine del sostegno agli indipendentisti curdi e dell’embargo nel campo della difesa.
A febbraio scorso, l’anniversario dell'incoronazione della regina Elisabetta II, circolava una battuta nei circoli accademici turchi: “Anche noi festeggiamo il nostro Giubileo di Platino!” Infatti, nel febbraio di 70 anni fa, mentre una giovane Elisabetta prendeva le redini del potere britannico, Ankara entrava nella NATO. Certo, le celebrazioni nel caso turco sono state molto più di basso profilo e meno festose rispetto a quelle nel Regno Unito.
Turchia e Russia cercano un’intesa per il grano. Kiev teme che i russi ne approfittino per attaccare i porti e Mosca chiede in cambio lo stop alle sanzioni.