Dopo le elezioni del Parlamento e a ridosso dell’avvio del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, le sfide che l’Europa e l’Italia si trovano ad affrontare sono numerose, per dimostrare non solo che l’Unione è necessaria, ma anche per trovare nelle sue diversità un elemento di ricchezza e non di debolezza.
Fino alla nascita dell’euro, lo sfruttamento positivo delle diversità è stato alla base dell’idea di integrazione economica come motore dello sviluppo. Una moneta unica, al contrario, richiede che le diversità siano ridotte al minimo, possibilmente eliminate. La grande sfida sta dunque nel riuscire a conciliare diversità e uguaglianza.
Questa la tesi al centro del volume "La diversità come ricchezza. Ovvero a che serve l’Europa?” (Ed. Einaudi), di Michele CANONICA, giornalista e scrittore, e Pier Carlo PADOAN, Ministro dell’Economia e delle Finanze, da cui ha tratto spunto questa Conferenza.
L'incontro si è tenuto presso la sede dell'ISPI (Palazzo Clerici - Via Clerici, 5 - Milano).
Il panel dell'incontro, da sinistra: Michele Canonica, Pier Carlo Padoan, Danilo Taino,
Sergio Romano e Gian Maria Gros Pietro.