
Negli ultimi 20 anni la globalizzazione ha fatto uscire dalla povertà estrema circa 1,5 miliardi di persone. Ma ha anche aumentato le disuguaglianze e creato nuove sacche di povertà nonchè senso di esclusione in molte regioni del mondo. Ne discendono paure, resistenze e bisogno di protezione "dal basso" che rischiano di generare nuovi muri, fomentando populismo e sfiducia nei processi democratici ‘tradizionali’, soprattutto nei giovani e negli esclusi. Questi timori sono giustificati? Crisi della democrazia e sentimenti anti élite sono una reazione inevitabile? Come e dove si possono combattere gli effetti negativi della globalizzazione?
Il panel da sinistra: Ugo Tramballi, Mario Giro, Paolo Magri, Lia Quartapelle, Agostino Giovagnoli.