L'esercito birmano ha preso il potere dopo aver arrestato la Consigliera di Stato del Myanmar Aung San Suu Kyi. I militari mettono in discussione la validità delle elezioni dello scorso novembre, durante le quali il partito di Suu Kyi, la "Lega Nazionale per la Democrazia", aveva ottenuto una maggioranza del 83% - un vero e proprio "plebiscito" a favore della leader.
Quale futuro attende la "democratizzazione" del paese? Quanto pesano le tensioni etno-politiche e religiose nell'instabilità ciclica birmana? Come il colpo di stato affligge la minoranza musulmana dei Rohingya, per la tutela della quale la Corte Penale Internazionale ha un'inchiesta in corso?
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