L'evento è stato organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Promos-Camera di Commercio.
L'incontro si e' tenuto all'ISPI (Via Clerici, 5 - Milano).
By invitation only
Dopo il conflitto del 2011, la Libia si trova oggi in una complessa fase di transizione. La stabilizzazione del paese e la situazione politica rimangono caratterizzate da un elevato grado di incertezza. Il Consiglio nazionale transitorio, con a capo Abdel Jalil, e il governo provvisorio, guidato da Abdurrahim el-Keib, hanno il difficile compito di dare al paese un nuovo sistema di governo e di gestire il processo elettorale e di redazione della nuova Costituzione (le elezioni per il Congresso nazionale generale dovrebbero svolgersi a giugno ma potrebbero essere rimandate), facendo i conti da un lato con la mancanza di familiarita' dei cittadini libici con i piu' basilari strumenti della democrazia, dall'altro con i conflitti derivanti dalle divisioni tribali, dai regionalismi e dai localismi tipici della societa' libica. Il percorso politico che intraprendera' un paese potenzialmente ricco, grazie alle ingenti risorse energetiche, come la Libia influenzera' profondamente anche gli sviluppi economici e le relazioni commerciali con i partner internazionali e in particolare con l'Italia.
Di seguito gli interrogativi chiavecui si cerchera' di dare risposta nel corso dell'incontro:
- Quale futuro attende la Libia? Quali problemi di sicurezza persistono oggi nel paese? Quale tipo di minaccia e' costituita dal mancato scioglimento delle milizie che hanno combattuto il regime di Gheddafi?
- Quale forma di governo potra' assumere il paese?
- Quale ruolo della comunita' internazionale nel processo di pacificazione e di 'state building' della nuova Libia?
- Sapra' il paese intraprendere un reale percorso di cambiamento e democratizzazione dopo le elezioni per l'Assemblea nazionale?
- Quale ruolo per il CNT in questa fase di transizione? Quale ruolo per l'Islam?
- In che modo si configureranno i rapporti sia sul piano regionale, sia con i grandi attori internazionali? E con l'Italia?
- La Libia, potenzialmente ricca, sapra' intraprendere un vero e moderno percorso di sviluppo e differenziazione dell'economia, svincolandosi dalla sola rendita petrolifera?
- Quali sono i settori piu' importanti nella ricostruzione dell'economia dopo la guerra?
- Quali indirizzi di politica economica ed energetica dei nuovi policy-maker libici possono essere fin da ora delineati? Sapranno mantenere le promesse di redistribuzione della ricchezza e lotta alla disoccupazione?
- Cosa e' cambiato e cosa potrebbe cambiare nelle relazioni con l'Italia? E per le imprese italiane che operano nel paese?