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Guangdong 2.0. Intervista a Danilo Falappa di Innofit

Martedì, 30 settembre, 2014

“Focus Cina” intervisterà ogni mese un imprenditore italiano che ha avviato un’attività nelle province cinesi. In questo numero abbiamo contattato Danilo Falappa della Innofit di Ancona, che da anni è presente in Guangdong. La Innofit è una azienda che si occupa di prodotti elettronici nei settori health, beauty e relax, producendo in particolare bilance elettroniche.



Perché andare in Cina? 

Abbiamo iniziato nel 1996 come importatori dall’Asia, ma quando i nostri partner sono entrati direttamente nel mercato italiano noi abbiamo deciso di percorrere la strada inversa e diventare a nostra volta dei produttori. Così, con l’idea di abbinare il valore aggiunto del design e dell’attenzione italiana al basso costo del lavoro che allora ci offriva la Cina, abbiamo avviato la nostra linea di produzione nel 2002 per avere nel 2003 il primo pezzo prodotto.

Tra tutte le province della Cina, perché proprio il Guangdong? 

Prima di scegliere il Guangdong abbiamo fatto un’analisi molto attenta di possibili luoghi alternativi, ma alla fine abbiamo ritenuto che la Zona economia speciale di Zhuhai fosse la scelta migliore per le nostre esigenze. Zhuhai ci offriva notevoli incentivi finanziari per i primi anni di attività e garantiva migliori condizioni di lavoro per i nostri operai grazie a una maggior cura per l’ambiente. Ma l’elemento che più ci ha convinti a fare questa scelta era la presenza di un’interfaccia locale che parlasse inglese, una condizione non presente in altri luoghi e che ci garantiva migliori relazioni con l’amministrazione locale.

Andare in Cina non è sicuramente un’esperienza semplice. Come si fa ad avere successo? 

Gli ostacoli principali sono stati la lingua, una mentalità differente e la mancata conoscenza della cultura produttiva locale. Per superarli abbiamo lavorato duramente, innanzitutto cominciando a studiare la lingua, acquisendo in questo modo una competenza che ci ha permesso di semplificare le relazioni di lavoro comprendendo di più la controparte, soprattutto in caso di controversie. Un secondo elemento estremamente importante è stato l’aver assunto personale locale, prendendolo dalle file dei nostri partner precedenti. Grazie all’impiego di responsabili cinesi che conoscevano molto bene il nostro settore, siamo riusciti ad entrare nel mercato con più facilità.

Il Guangdong è ancora un’opportunità? Quali consigli per chi vuole investire?  

Il Guangdong oggi è un’opportunità per gli investimenti in industrie ad alta tecnologia in settori non ancora presenti nella regione. È chiaro come le condizioni siano cambiate rispetto a quando siamo venuti noi, con diverse politiche fiscali e salari più bassi. Va tenuto presente inoltre che oggi ci sono molti designer italiani free-lance che vengono in Cina, così come in generale lo scambio di informazioni è più ampio. Il Guangdong però è una provincia molto ampia e noi stessi abbiamo rinvenuto condizioni significativamente diverse fra Zhuhai e Shenzhen. Bisogna fare bene i conti e un’analisi attenta dei tempi di ritorno, ma c’è spazio per investire nei settori che ancora non sono stati sfruttati. Inoltre, investire nel Guangdong è un’opportunità per chi è interessato a produrre e distribuire all’interno del vasto mercato cinese. 

 

Filippo Fasulo, ISPI Research Assistant

Tag: 
l'impresa
Guangdong
Zone Economiche Speciali
salario
l'intervista
Categoria: 
Cina costiera

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