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La politica nello Shandong

Mercoledì, 27 maggio, 2015
Asia

Lo Shandong è stato più volte al centro della storia cinese nel corso della sua vita plurimillenaria. È proprio da qui che Confucio ha cominciato a diffondere le proprie riflessioni successivamente condensate nel Confucianesimo. Nel XX secolo invece nacque un grande movimento anti-imperialista che sarebbe stato di fondamentale importanza per molti dei futuri fondatori del Partito Comunista Cinese (1921). Il “movimento del 4 maggio” nel 1919 chiedeva che dopo la sconfitta della Germania nella Grande Guerra, i territori da lei occupati - tutta la penisola dello Shandong - tornassero sotto la sovranità cinese, rifiutando la decisione di concedere quest’area al Giappone. Le rivolte di quei giorni plasmarono gli animi di molti giovani dell’epoca.

Secondo il modello di relazioni inter-personali che contraddistingue la politica cinese, è possibile notare che chi si è succeduto ai vertici dello Shandong negli ultimi 15 ha poi conseguito carriere rilevanti e potrà contribuire a garantire alla provincia politiche favorevoli. Tra il 2001 e il 2007, infatti è stato prima governatore poi Segretario del Partito provinciale Zhang Gaoli, in passato nell’orbita del Presidente Jiang Zemin e oggi numero 7 del Partito a livello nazionale. Zhang Gaoli è oggi primo Vice-premier e alla guida di importanti commissioni decisionali. Durante il suo periodo in questa provincia si è distinto per voler rigettare ogni possibile contaminazione con episodi di corruzione, cercando di evitare favori a famigliari, una qualità che potrebbe essere molto importante in un periodo di campagna anti-corruzione. La stessa attenzione non è stata dimostrata però da Li Jianguo, suo successore fino al 2008, diventato poi membro del Politburo. Nel 2013, infatti, è stato accusato di aver favorito il figlio e ora sarebbe sottoposto a misure detentive.

Dal 2008, un periodo relativamente lungo, guida la provincia Jiang Yikang un politico di 62 anni con molta esperienza e che già nel 2012 aveva sfiorato il trasferimento alla più quotata Chongqing che gli avrebbe permesso di ottenere un posto nel Politburo. Nonostante la promozione non si sia concretizzata, almeno allora, Jiang resta candidato ad una posizione nel Politburo per il prossimo congresso del partito che si terrà nel 2017 ed è probabile che cercherà di ben figurare per non bruciarsi questa seconda possibilità. Jiang era suo malgrado salito alla ribalta delle cronache internazionali nel 2012 quando si trovò a dover fronteggiare il caso dell’attivista non vedente Chen Guancheng che, fuggendo dalla sua casa nello Shandong, riuscì a raggiungere l’Ambasciata americana a Pechino dove si rifugiò per un mese prima di ottenere il permesso di trasferirsi negli Stati Uniti al termine di un’intensa disputa diplomatica.


Filippo Fasulo, ISPI Research Assistant

Tag: 
politica
Shandong
Zhang Gaoli
Categoria: 
Cina costiera

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