Global Watch: Speciale Geoeconomia n.106 | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

Global Watch: Speciale Geoeconomia n.106

03 giugno 2022

Durante questa settimana sono stati raggiunti i primi cento giorni di guerra tra Russia e Ucraina: poco più di tre mesi che potrebbero ridisegnare la mappa dei rapporti internazionali e che hanno già provocato un nuovo shock all’economia globale. A cominciare dall’ulteriore “benzina” fornita all’inflazione che, secondo le ultime stime pubblicate da Eurostat, non accenna a diminuire: nell'eurozona a maggio è stato toccato un nuovo record (+8,1% su base annua). Nel frattempo, i 27 Paesi UE hanno trovato con grande fatica un accordo sull’embargo – parziale e non immediato – del petrolio russo: un passo importante nell’ambito delle sanzioni  che tuttavia  non nasconde le difficoltà nel mantenere l’unità in un settore delicato come quello energetico. Ma la guerra potrebbe anche manifestare con più urgenza la necessità di riformare il sistema monetario internazionale, le cui regole non sono più adeguate: è ora di una nuova Bretton Woods? Inoltre, grandi potenze come la Cina perseguono strategie di espansione geopolitica e geoeconomica che potrebbero cambiare alleanze e rapporti di forza. Le conseguenze del conflitto, geograficamente circoscritto, potrebbero essere molto più ampie: pensiamo al settore dell’automotive europeo, che dipende largamente da input chiave che provengono dalla regione del Mar Nero. Si parla di questo e di tanto altro nell'ISPI Global Watch, dedicato alla geoeconomia del mondo che verrà. Con un ampio focus sull’Africa e alcune tra le sue economie più dinamiche, alla prova della pandemia e delle conseguenze della guerra. E uno sguardo alla Colombia, che va verso il ballottaggio delle presidenziali con due candidati che promettono una rottura con il passato. Infine, manteniamo l’attenzione verso il tema della transizione green, che interessa anche il settore dell’aviazione: dopo la pandemia i cieli sono nuovamente più trafficati, ma saranno anche più puliti?

FOCUS

SISTEMA MONETARIO
Verso una nuova Bretton Woods?
Luca Fantacci
UNIMI e Bocconi

La guerra, il rallentamento economico e le sanzioni pongono le banche centrali di fronte a nuove sfide. È tempo di una nuova Bretton Woods?

CINA
Le proposte di Pechino per il Nuovo Mondo
Filippo Fasulo
ISPI

Pechino punta a rilanciarsi sul piano globale, trasformando gli strumenti economici e di soft power. Le iniziative cambieranno il panorama asiatico e non solo?

AUTOMOTIVE
La vera posta in gioco nel Sud Ucraina
Gianclaudio Torlizzi
T-Commodity

Il settore automobilistico europeo dipende largamente da input chiave che provengono dal Mar Nero. Un altro motivo per cui il conflitto russo-ucraino è determinante.

AFRICA ITALIA

Economia e voto in Kenya: sfida alla crescita?

Sulle opportunità di collaborazioni industriali tra Africa e Italia leggi anche:

Etiopia: l'economia che brillava

Costa d'Avorio e Senegal: il gas nel futuro

Ghana fra (tante) virtù e (alcuni) rischi

 

 a cura di Giovanni Carbone, ISPI e UNIMI

DATAGLOBE

Petrolio russo: vasi comunicanti
Matteo Villa
ISPI

 L’Unione europea ha raggiunto un consenso politico sul sesto pacchetto di sanzioni, che contiene anche lo stop alle importazioni di quasi tutto il petrolio russo entro fine anno. Ora ci si può chiedere se e quanto crolleranno non solo il prezzo a cui la Russia è costretta a vendere il proprio petrolio sul mercato (già da mesi il contratto Urals del greggio russo prezza a 35 dollari al barile di sconto rispetto al Brent), ma anche i volumi del petrolio esportato. Ecco perché occorre tener conto del peso delle auto-sanzioni europee e delle vendite a sconto all’Asia da parte di Mosca.

Continua a leggere

TO Watch

AVIAZIONE
Obiettivo decollo green
Laura Pierallini
LUISS

Dopo la pandemia i cieli tornano a essere trafficati, e inquinati. I combustibili puliti costano ancora troppo, ma aumentano impegni e iniziative per ridurre le emissioni.

ENERGIA
Rebus infrastrutture da risolvere
We Build Value

L’UE ha definito obiettivi ambiziosi per rendersi indipendente dal gas russo. La vera sfida? Una rete di porti e gasdotti che consenta di sfruttare nuove rotte.

AMERICA LATINA
Colombia: il cambiamento è a un bivio
Antonella Mori
ISPI e Università Bocconi

Al ballottaggio sarà Petro contro Hernández: una sfida di rottura con il passato. Disavanzo pubblico, basse entrate fiscali e corruzione: due cure a confronto.

EVENTI ISPI PER LE IMPRESE ONLINE

07 giu
Global Scenarios - Crisi delle materie prime: verso una nuova ‘mappa...
17:30
Virtual meeting
20 giu
Global Policy Forum
14:00
Hybrid
21 giu
Global Policy Forum
14:00
Hybrid
A cura dell’Osservatorio Geoeconomia dell’ISPI
 
Coordinamento editoriale: Sara Cristaldi Senior Advisor; e Co-Head
 
Coordinamento redazionale: Davide Tentori, Research Fellow

Ti potrebbero interessare anche:

Bye Bye Boris Johnson
UK: fine di un'era?
Boris Johnson al capolinea
Crisi gas: l'Europa alza le difese
Global Watch: Speciale Geoeconomia n.110
Germania: semaforo (al) verde

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157