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Global Watch: Speciale Geoeconomia n.113

22 luglio 2022

La settimana trascorsa ha visto due mosse storiche della Banca Centrale Europea: giovedì 21, infatti, è stato deciso di aumentare i tassi di interesse di 50 punti base (prima stretta monetaria dal 2011) e di lanciare l’atteso “scudo anti-frammentazione”, chiamato Transmission Protection Instrument, che consentirà acquisti massicci di titoli sovrani per prevenire nuove crisi del debito. È presto per dire se la BCE riuscirà nel duplice tentativo di rallentare l’inflazione e di evitare che gli spread tornino ad impennarsi, ma erano mosse attese dopo che FED negli USA e BoE nel Regno Unito erano già intervenute. Le prospettive economiche, del resto, rimangono incerte in vista dell’inverno, dato che il braccio di ferro sul gas con la Russia è destinato a continuare, nonostante la parziale riapertura di Nord Stream. Serviranno investimenti di lungo periodo per condurre in porto la transizione energetica e adeguare le infrastrutture europee. Mentre la Cina certifica di essere in difficoltà (lo 0,4% di crescita dell’ultimo trimestre è il dato più basso dal 2020) alle prese con l’alta disoccupazione giovanile e la “bolla” del settore immobiliare. Si parla di questo e di tanto altro nell'ISPI Global Watch, dedicato alla geoeconomia del mondo che verrà. Con un focus sull’Algeria, Paese strategico per l’Italia (e l’Europa) in quanto fornitore di idrocarburi ma che deve fare i conti con problemi economici strutturali e frizioni geopolitiche con i propri vicini. E uno sul Regno Unito, dove la questione irrisolta del confine tra Irlanda del Nord e Repubblica di Irlanda continua a creare problemi diplomatici con Bruxelles ed economici per gli operatori commerciali.

FOCUS

RIALZO TASSI E CRISI GOVERNO
BCE, nuove armi anti-crisi
Franco Bruni
Vice-Presidente ISPI

Due decisioni storiche per Francoforte: il primo rialzo dei tassi dal 2011 e lo "scudo anti-frammentazione". Uno strumento innovativo, da usare con prudenza.

CINA
Doppio virus economico
Alessia Amighini
ISPI e Università del Piemonte Orientale

Gli ultimi dati sulla crescita hanno certificato le difficoltà di Pechino, alle prese con disoccupazione giovanile e debiti immobiliari. Lo zero-Covid non funziona.

ENERGIA
Gas, il Ratto delle Turbine
Massimo Nicolazzi
ISPI e Università di Torino

Dopo la chiusura per manutenzione tecnica, è stato (per ora) scongiurato lo stop di Nord Stream. Ma la “guerra del gas” tra Russia ed Europa continua.

SPECIALE APPROFONDIMENTI

Buon vicinato? Russia, Asia Centrale e Caucaso dopo l'invasione dell'Ucraina
Il perdurare del conflitto in Ucraina rimette anche in discussione il ruolo di Mosca nel resto dello spazio post-sovietico. Gli sconvolgimenti economici e politici causati dalla guerra impattano infatti sulle repubbliche dell'Asia Centrale, già contrarie a violazioni della sovranità territoriale ucraina, e rischiano di minare la posizione di primo piano ricoperta dalla Russia.
Quale futuro per il "buon vicinato"?
 

a cura di Aldo Ferrari, ISPI e Ca' Foscari, e Eleonora Tafuro Ambrosetti, ISPI

 

DATAGLOBE

Trappole da virus
Matteo Villa
ISPI

Il mondo che riparte e pensa ad altro (salvo la Cina) deve nuovamente prendere coscienza del fatto che la sfida del Covid non è finita. L’onda lunga della pandemia continua a sferzare l’Europa, presa di sorpresa dall’ondata estiva. In effetti, varianti così infettive complicano le analisi e la messa in atto delle politiche pubbliche di contrasto alla pandemia. Ecco perché.

Continua a leggere

TO Watch

AREA MENA
Algeria: a tutto gas (per ora)
Aldo Liga
ISPI

Algeri è oggi un partner chiave per Italia e UE per gli idrocarburi. Ma un’economia poco diversificata e le tensioni con Madrid limitano le opportunità.

INFRASTRUTTURE
Reti a prova di futuro
Stefano Salomoni
Analista Geopolitico

La guerra in Ucraina ha reso ancora più urgente la necessità di affrontare la transizione energetica in Europa, tra idrogeno, solare e reti elettriche.

BREXIT
Dogana tech per l’Irlanda del Nord
Fulvio Liberatore
EasyFrontier

Londra ha proposto di riformare il Protocollo relativo al complicato confine tra Belfast e Dublino. L'UE non è d’accordo. La tecnologia può aiutare a sciogliere il nodo.

A cura dell’Osservatorio Geoeconomia dell’ISPI
 
Coordinamento editoriale: Sara Cristaldi Senior Advisor; e Co-Head
 
Coordinamento redazionale: Davide Tentori, Research Fellow

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Manca solo una guerra valutaria
Lorenzo Borga
Sky Tg24
Sanzioni, sette pacchetti non bastano
Fulvio Liberatore
Easyfrontier

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