Venerdì scorso gli alunni del Master in Cooperation dell’ISPI hanno presentato i loro progetti a una commissione di esperti al termine del loro percorso di studi. Divisi in gruppi, i partecipanti hanno esposto i loro elaborati per dare sostegno e protezione alle comunità beduine nella periferia di Gerusalemme Est.
L’obiettivo era proporre a Oxfam nuove azioni per rafforzare la resilienza delle comunità palestinesi più vulnerabili a rischio di trasferimento forzato e, nello specifico, migliorarne la sicurezza alimentare e le condizioni socio-economiche.
Tra i membri della commissione Chiara Bardelli (Emergency) Novella Maifredi (Cesvi) Marco Rotelli (Intersos) che hanno espresso soddisfazione per i lavori dei ragazzi sottolineando, tra gli altri aspetti, che nei loro progetti non c’era approccio idealista o buonista - come spesso accade nel settore della cooperazione - ma emergeva un atteggiamento molto consapevole e attento della realtà in cui andare a operare.
Ogni progetto è stato elaborato sulla base dell’esperienza diretta che i ragazzi hanno acquisito in Palestina nel mese di maggio durante lo study tour organizzato da ISPI con Oxfam Italia. I ragazzi hanno potuto raccogliere dati sul campo, incontrare i beneficiari dei progetti (le comunità beduine) e confrontarsi personalmente con la complessa realtà israelo-palestinese. L’obiettivo era quello di renderli capaci di elaborare dei veri progetti che, sottoposti a accurate analisi e valutazioni, hanno ottenuto anche l’approvazione del responsabile Oxfam Palestina.
Se vuoi saperne di più sul Master in Cooperazione dell’ISPI puoi partecipare all’Open Day il 30 giugno oppure mandare una mail a ispi.master@ispionline.it.
Inoltre, il 6 e 7 luglio ISPI organizza un corso di due giorni su "La cooperazione internazionale allo sviluppo", un'ottima occasione per avere un quadro completo di come inserirsi nel mondo della cooperazione, analizzandone gli elementi strutturali e gli elementi culturali, economici e politici che stanno alla base dei progetti di cooperazione.