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Giornata Mondiale dell’Alimentazione

Sfide, proposte e soluzioni
Venerdì, 14 ottobre, 2016

Oggi si festeggia la Giornata Mondiale dell’Alimentazione (World Food Day) che celebra la fondazione della FAO. Inizialmente l’intento di questa ricorrenza era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo, una questione che interessava solo i paesi in via di sviluppo. Oggi invece si è compreso che le sfide nel campo alimentare riguardano tutto il pianeta, anche i paesi industrializzati. Sfruttamento eccessivo delle risorse, perdita di biodiversità, tecniche estreme di produzione e trasformazione dei cibi, diete squilibrate, diffusione dell’obesità, sono problemi che devono essere affrontati per garantire la prosperità e il benessere di ogni paese.

 

Quali soluzioni a questi problemi?

Esistono già numerose proposte per trovare soluzioni efficaci e innovative che assicurano la giusta produzione di cibo e salvaguardano l’ambiente e le persone. Tuttavia, per essere adottate, è necessario ripensare ai modelli di produzione e consumo. Per questo serve un impegno ampio da parte di governi e associazioni della società civile, oltre che dalle imprese del settore. Per coltivare in modo sostenibile basta, per esempio, adottare pratiche che fanno produrre di più con meno, utilizzando meglio le risorse naturali, evitando gli sprechi anche nella produzione e vendita del cibo.

Inoltre, bisogna favorire la “resilienza” delle popolazioni (soprattutto quelle più povere che sono anche le più colpite dai cambiamenti climatici) rendendole più capaci di affrontare i disastri naturali, come la siccità o le inondazioni, e tornare in tempi brevi alla normalità.

 

Per discutere di questi temi l’ISPI, in collaborazione con Cesvi e Alliance 2015, ha promosso la presentazione dell'Indice Globale della Fame 2016 che ha confermato quanto la comunità globale sia lontana dal raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Infatti, anche se ci sono segnali positivi e il livello di fame nei paesi in via di sviluppo è diminuito del 29% dal 2000 a oggi, restano quasi 800 milioni di persone che soffrono ancora la fame (dati Cesvi) e oltre due miliardi di persone malnutrite se consideriamo anche i problemi alimentari relativi paesi più benestanti (dati Barilla for Food & Nutrition).

 

Se vuoi approfondire le tematiche di cooperazione e sviluppo sostenibile ti consigliamo i nuovi corsi che l’ISPI School organizza a partire da novembre:

Food Security, (18-19 novembre): per comprendere la questione della sicurezza alimentare con focus sull’agricoltura dei prossimi decenni tra sostenibilità ambientale e produttività.

Sostenibilità economica: dall'impact investing al crowdfunding, (25-26 novembre): per capire la sostenibilità economica delle organizzazioni ibride (come le imprese sociali) e delle organizzazioni non profit, i principali aspetti del marketing e del Sustainability Plan.  

Salute e nutrizione: alle radici della sicurezza umana (2-3 dicembre): per approfondire il concetto di sicurezza umana illustrandone gli aspetti economici, sanitari, alimentari ambientali, sociali, personali e politici. 

 

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Tags: 
food security
alimentazione
cibo
Sviluppo sostenibile
cooperazione internazionale

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