Cos’è la cooperazione decentrata? Quali sono le differenze tra questa più recente tipologia di aiuto allo sviluppo e la più tradizionale cooperazione internazionale di cui siamo soliti parlare?
Ne discutiamo oggi insieme a insieme a Giorgio Garelli, funzionario della Regione Piemonte dal 1978 e da tempo impegnato nel campo della cooperazione. In realtà, il sodalizio tra Giorgio e la Regione Piemonte inizia – ci dice lui stesso – come consulente urbanistico, prima ancora di aver maturato esperienze internazionali. Alcune missioni sul campo, nella Repubblica del Burundi, gli danno quindi l’idea di fondare l’Ufficio di Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte, e proprio così Giorgio avvia il suo percorso lavorativo nel mondo dell’aiuto allo sviluppo e che lo vede, tra le altre cose, impegnato in collaborazioni con il Ministero Affari Esteri e docente di alcuni corsi di laurea e post laurea – tra cui il Master in International Cooperation dell’ISPI.
Come possiamo ascoltare nell’intervista, la cooperazione decentrata è una tipologia di intervento relativamente recente, gestita dalle autonomie locali italiane, ovvero Regioni, Province e Comuni. A differenza di forme più tradizionali di aiuto allo sviluppo, la cooperazione decentrata si pone l’obiettivo di lavorare per processi, anziché per progetti. Proprio in ragione di questo principio, se, da un lato, le capacità tecniche degli operatori rimangono un patrimonio fondamentale ed imprescindibile; dall’altro, per ogni attività di cooperazione decentrata è altrettanto indispensabile il saper lavorare per relazioni, favorendo ed attivando quelle reti di contatti e di competenze in grado di far funzionare progetti che, per loro stessa natura, guardano al futuro.
Come entrare in questo mondo? Le vie sono molteplici, come sempre. Vista la stretta interconnessione tra autonomie locali, territorio ed abitanti, è sempre bene informarsi circa le iniziative di cooperazione decentrata intraprese dai singoli enti. Regioni, province e comuni diffondo, tramite i loro siti, bandi per posizioni qualificate. Tuttavia, anche proporsi direttamente agli uffici deputati, offrendo le proprie capacità ed i propri progetti, è sempre una buona idea, data la natura così recente e dinamica di questa tipologia di lavoro.
Per saperne di più sull’argomento, oltre al video, vi segnaliamo i link a Oics.it – un sito realizzato dall’Osservatorio Interregionale per la Cooperazione allo sviluppo, che raccoglie le normative regionali ed i programmi attivati delle diverse regioni italiane – nonché la pagina del sito del Ministero Affari Esteri dedicata alla Cooperazione Decentrata.