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La NATO, 70 anni dopo

Sabato, 24 Agosto, 2019

Il 24 agosto di 70 anni fa entrava in vigore il trattato istitutivo della NATO, organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. Nata nel secondo dopoguerra come strumento di difesa e cooperazione militare tra i suoi Stati Membri, ha contribuito a settant’anni di pace in Europa.

La filosofia di base del Patto Atlantico è nell’articolo 5 del Trattato, quello sulla difesa collettiva, con cui “le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, è considerato come un attacco contro tutte”, perciò, se tale attacco armato avviene, ognuno assisterà la parte attaccata con tutte le azioni ritenute necessarie, “incluso l'uso della forza armata per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica”.

L’Italia è stata uno dei 12 Paesi fondatori, insieme a Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Paesi bassi, Norvegia, Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti. Ma com'è cambiato il ruolo della Nato in questi 70 anni? L’Alleanza Atlantica rappresenta ancora un importante strumento multilaterale di gestione della sicurezza: le principali crisi internazionali degli ultimi due decenni hanno in vari modi coinvolto più o meno direttamente la NATO che ha man mano dato prova di sapersi trasformare e adattarsi ai cambiamenti, passando da un carattere difensivo ed eurocentrico a una proiezione strategica che oltrepassa i confini dei paesi membri.

Per un’analisi più approfondita del ruolo della NATO nell’attuale sistema internazionale e delle nuove sfide che è chiamata ad affrontare, vi suggeriamo:

  • il corso breve “NATO: trasformazione, interventi e sfide attuali”, il 4-5 ottobre nell’ambito della Winter School
  • 70 anni di NATO: sfide e prospettive dell'Alleanza Atlantica
  • NATO e spese in ambito cibernetico




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Tags: 
Nato
Sicurezza internazionale

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