La wikipedia delle mappe al servizio delle emergenze umanitarie | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Digitalizzazione e Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Digitalizzazione e Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
    • DataLab
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri su invito
    • Conferenze di scenario
    • Formazione ad hoc
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

La wikipedia delle mappe al servizio delle emergenze umanitarie

Giovedì, 14 gennaio, 2016

Nell’era dell’informazione 2.0 il legame tra tecnologia e aiuto umanitario si fa sempre più stretto e si arricchisce di nuovi strumenti. Uno degli ultimi sviluppi riguarda l’utilizzo del progetto Open Street Map (OSM), un sistema di mappe ad accesso libero – noto come la “wikipedia delle mappe” – che gli utenti possono aggiornare in tempo reale. Questo strumento si è rivelato molto utile in situazioni di emergenza, in particolare nei casi di fenomeni (naturali e non) che hanno avuto un forte impatto sulla morfologia di un territorio, come il terremoto dello scorso aprile in Nepal. L’aggiornamento simultaneo e continuo delle mappe condivise all’interno del sistema cartografico ha consentito agli operatori umanitari di organizzare i soccorsi in maniera tempestiva ed efficace.

 

L’impercorribilità delle strade, la presenza di frane o smottamenti, le situazioni di impedimento e difficoltà che si vengono a creare durante le emergenze umanitarie possono essere registrate in maniera semplice da tutti coloro che si trovano sul terreno e messe in rete a disposizione di chiunque.

 

Ma OSM non è utile solo nei casi di emergenza. Il sistema di mappatura rappresenta la possibilità per ogni comunità di “riappropriarsi” del proprio territorio in maniera partecipativa, facendo dei cittadini i veri e propri protagonisti”. In Chad, per esempio, attraverso il progetto Eurosha la popolazione locale ha imparato a maneggiare gli strumenti necessari per creare mappe partecipate utili alle proprie attività economiche e formative.  

 

Open Street Map non è un mezzo di comunicazione tradizionale ma ha dimostrato funzioni complementari ai mezzi più classici e si è rivelato anche un utile strumento informativo per giornalisti e reporter.

 

Per tutti coloro che sono interessati al legame tra tecnologia, comunicazione e aiuto umanitario, l’ISPI organizza il corso Media, emergenze e conflitti, all’interno del diploma in Emergenze e interventi umanitari. Il corso, che si svolgerà il 29 e 30 gennaio, è mirato alla preparazione di coloro che pur non avendo alle spalle una carriera giornalistica intendono lavorare nel campo della comunicazione e  per i soggetti che operano nel mondo dell'intervento umanitario in contatto con la stampa.


TORNA AL BLOG

Tags: 
informazione
mappe
logistica
comunicazione
corsi ispi
cooperazione internazionale

Ti potrebbero interessare anche:

Servizio Civile: 53.363 posizioni aperte. Scegli il tuo progetto fino al 28 settembre!
29 Agosto 2018
Nuove posizioni con il programma EU Aid Volunteers!
06 Agosto 2018
Nuove posizioni con il programma EU Aid Volunteers! Parti per la tua esperienza internazionale
06 aprile 2018

Mare Nostrum/2: cercasi risposta politica
22 ottobre 2013
Commentary

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter Scopri ISPI su Telegram

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157