Come viene selezionato il personale di una ONG? Quali sono gli aspetti di maggiore interesse nei CV dei candidati esaminati da un recrutatore per il non profit?
Ne parliamo oggi con Barbara Cerizza, Responsabile delle Risorse Umane e dell’unità Internal Auditing & Risk Management di ACRA. ACRA, acronimo di Cooperazione Rurale in Africa e in America Latina, è un’organizzazione non governativa fondata nel 1968 e riconosciuta dal Ministero degli affari esteri italiano e dall’Unione Europea. Questa ONG è presente in diversi paesi dell’Africa (Senegal, Ciad, Camerun, Burkina Faso, Tanzania e Zanzibar) e del Centro e Sud America (Bolivia, Ecuador, Nicaragua, El Salvador, Honduras). I progetti gestiti nel 2010 hanno coinvolto circa 250.000 beneficiari diretti.
Come ci racconta nell’intervista, Barbara è approdata ad ACRA dopo una serie di esperienze nel settore finanziario, vista la sua formazione economica. In realtà, il mondo della cooperazione è sempre stato un’aspirazione per Barbara, che ha fondato la sede di Milano di Banca Etica e che proprio così si è avvicinata al mondo del non profit, curando dei progetti di microcredito. Maturate alcune esperienze sul campo, è quindi passata alla gestione delle risorse umane.
Secondo il punto di vista di Barbara, il selezionatore di una ONG non guarda soltanto all’aspetto professionale dei candidati, ma tiene sempre a mente anche le loro qualità personali: lavorare nella cooperazione internazionale, infatti, richiede certamente elevate competenze tecniche ma anche una serie di abilità relazionali ed umane che si maturano con il tempo e l’esperienza, magari attraverso gli stage o il Servizio Civile (aspetto su cui potete rivedere alcuni nostri articoli cliccando qui e qui).