Qui Namibia | ISPI
Salta al contenuto principale

Form di ricerca

  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • CONTATTI
  • MEDMED

  • login
  • EN
  • IT
Home
  • ISTITUTO
  • PALAZZO CLERICI
  • CONTATTI
  • MEDMED
  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri ristretti
    • Conferenze di scenario
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI

  • Home
  • RICERCA
    • OSSERVATORI
    • Asia
    • Cybersecurity
    • Europa e Governance Globale
    • Geoeconomia
    • Medio Oriente e Nord Africa
    • Radicalizzazione e Terrorismo Internazionale
    • Russia, Caucaso e Asia Centrale
    • Infrastrutture
    • PROGRAMMI
    • Africa
    • America Latina
    • Global Cities
    • Migrazioni
    • Relazioni transatlantiche
    • Religioni e relazioni internazionali
    • Sicurezza energetica
  • ISPI SCHOOL
  • PUBBLICAZIONI
  • EVENTI
  • PER IMPRESE
    • cosa facciamo
    • Incontri ristretti
    • Conferenze di scenario
    • Future Leaders Program
    • I Nostri Soci
  • ANALISTI
Qui Namibia
Mercoledì, 13 aprile, 2011

Ciao, sono Francesca Lo Verde ed ho svolto un tirocinio da ottobre 2010 a febbraio 2011 presso la Delegazione dell’Unione Europea in Namibia. Ho trascorso quindi 4 mesi a Windhoek, lavorando nel settore economico e sociale della delegazione.

La situazione politica del paese è tranquilla, sebbene la Namibia sia il paese con il più alto indice di disuguaglianza al mondo. I ricavi derivanti dall’industria estrattiva di diamanti e uranio sono concentrati su una piccola percentuale della popolazione del paese, bianca. Il costo della vita, soprattutto nella capitale, è elevato e la maggior parte della popolazione nera vive a nord del paese, dove finisce il confine con i grandi pascoli commerciali, che occupano più dei due terzi del territorio. La più grande piaga del paese è costituita dall’altissima percentuale di malati di AIDS, che abbassa a poco più di 40 anni l’età media della popolazione nera.   

Il mio percorso di formazione e le mie esperienze precedenti sono state di fondamentale aiuto nello svolgere i compiti assegnati. Dopo la laurea triennale in Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale, ho conseguito la laurea specialistica in Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo. Terminati i miei studi universitari, ho frequentato il Master in International Cooperation for Emergencies, con lo scopo di colmare quelle lacune che l’università mi aveva lasciato. Durante questi anni di formazione ho svolto anche diverse esperienze di tirocinio all’estero: il primo collaborando ad un progetto di sviluppo per la salvaguardia ambientale con le comunità andine in Ecuador, presso la ONG IEDECA, il secondo presso la Camera di Commercio Italiana di Buenos Aires, nell’ambito dei tirocini AssocamereEstero-CRUI.

Questo background mi ha permesso di svolgere al meglio i compiti assegnatemi durante i mesi passati alla delegazione europea. Da sempre la mia aspirazione è quella di lavorare nel campo della cooperazione all’interno di un istituzione internazionale: questo tirocinio mi ha dato l’opportunità di seguire dall’interno le attività e ha rafforzato la mia convinzione di lavorare in questo campo. I miei principali compiti sono stati: la valutazione delle proposte di progetto nel campo dei diritti umani e della democrazia, la partecipazione alla stesura del Joint Annual Report 2010 della delegazione, la partecipazione a meeting, conferenze e incontri con Organizzazioni Internazionali, rappresentanti del governo della Namibia e delle organizzazioni civili e la stesura di report al termine degli incontri. E’ stato poi particolarmente apprezzata la mia capacità di analisi, soprattutto nella stesura di minute per Bruxelles e nella collaborazione con i miei superiori.

Il ruolo delle delegazioni UE nei paesi terzi è soprattutto diplomatica, essendo delle vere e proprie ambasciate dell’Unione Europea. Tra le loro funzioni c’è quella dell’implementazione delle politiche di cooperazione dell’Unione, tramite il finanziamento di progetti e il sostegno a determinate politiche. In particolare nel caso della Namibia la maggior parte dei fondi sono stanziati per l’educazione e l’infanzia, altri settori interessati sono l’agricoltura, i diritti umani, la società civile.

Ho avuto la fortuna di trovare un ambiente di lavoro stimolante e coinvolgente. La sorpresa più grande è stata l’attenzione e l’apprezzamento dei miei risultati da parte degli altri colleghi, la partecipazione continua alle attività della delegazione, l’autonomia lasciata nello svolgere i miei compiti, l’interesse dimostrato nei confronti dei miei commenti e dei miei input.

La mia esperienza di tirocinio è stata molto positiva. I due punti critici che comunque posso evidenziare sono lo scarso contatto con la popolazione e per questo non consiglierei questo tipo di lavoro a chi vuole stare tra la gente, vivere con i beneficiari, vedere e lavorare in prima persona nei progetti; e la difficoltà di ingresso in questo tipo di carriera: nonostante i miei ottimi risultati e sebbene nella delegazione ci fosse bisogno di maggior personale, soprattutto nel settore economico e sociale, tutte le procedure di recruitment dipendono da Bruxelles e dalle rigide regole di selezione. La delegazione non ha nessuna o pochissima autonomia di spesa ed ogni autorizzazione deve essere richiesta al quartier generale.

 

VAI AL BLOG

Tags: 
Namibia
Unione Europea
ONG IEDECA

Ti potrebbero interessare anche:

Un lavoro nelle istituzioni dell’UE? Preparate il concorso EPSO
14 febbraio 2020
Tirocini retribuiti al Segretariato del Consiglio dell’UE
12 febbraio 2020
Ti interessa la diplomazia? Candidati al JPD Programme: scade il 31 gennaio!
16 gennaio 2017

Nuovo Trattato europeo. Crescita e flessibilità delle misure: il successo italiano
30 gennaio 2012
Commentary

SEGUICI E RICEVI LE NOSTRE NEWS

Iscriviti alla newsletter

Chi siamo - Lavora con noi - Analisti - Contatti - Ufficio stampa - Privacy

ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) - Palazzo Clerici (Via Clerici 5 - 20121 Milano) - P.IVA IT02141980157