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PRESENTAZIONE
Dieci anni fa nel mondo - per la prima volta nella lunga storia umana - gli abitanti delle città hanno superato numericamente quelli delle aree rurali. Un fatto epocale, foriero di conseguenze globali notevolissime, sia in positivo sia in negativo. Le metropoli attraggono lavoratori, studenti, risorse economiche e aziende tecnologiche. Ma esprimono enormi contraddizioni: ricchi e poveri, la cui distanza tende ad aumentare per via del sistema economico deregolato; professionisti ad alto capitale umano accanto a moltissimi lavoratori dequalificati; settori tradizionali rimpiazzati da quelli più innovativi, che remunerano il capitale e attraggono talenti, ma spesso desertificano l’ecosistema circostante; grattacieli poderosi a pochi metri da slum malsani, spesso abitati da giovanissimi; flussi migratori tra esempi di integrazione e altri di segregazione; una popolazione che invecchia nei paesi occidentali, con gli anziani che percepiscono nei centri urbani una solitudine sempre più contagiosa.
Le città esercitano un’influenza cruciale sulle sorti del pianeta (70% della ricchezza prodotta, 75% dell’energia consumata, 60% delle emissioni di gas serra, 54% popolazione mondiale), e dunque esse devono acquisire un ruolo sostanziale e formale nell’elaborazione di politiche globali e locali: sono perciò istituite agenzie multilaterali e conferenze periodiche, network orizzontali, e questo tema entra a far parte del dibattito internazionale sullo sviluppo sostenibile, in particolare grazie all’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030. In alcuni casi le città scelgono di assumere una posizione autonoma rispetto agli Stati nazionali, ad esempio per quanto riguarda le migrazioni e la lotta contro il cambiamento climatico.
I singoli (anche nel loro agire quotidiano), le società e gli Stati hanno di fronte una delle sfide più decisive del secolo, quella di rendere l’attuale urbanizzazione impetuosa una fase di sviluppo sostenibile, e non una minaccia all’ecosistema in un quadro sempre più marcato di diseguaglianze.
OBIETTIVI
Il corso si rivolge a studenti, lavoratori del terzo settore e di aziende come pure a persone interessate alla materia. Analizza questo contesto in evoluzione, mirando a delinearne gli scenari futuri, a individuare ambiti professionali e settori produttivi di riferimento, e infine a definire un nucleo di priorità condivise di impegno personale, civico e sociale.
TARGET
Il Corso intensivo è rivolto a studenti, neolaureati o professionisti che vogliano avvicinarsi e arricchire le proprie conoscenze in materia.
E' proposto all'interno dei corsi Winter&Summer School ed è utile al conseguimento del Diploma in "Human security and sustainable development".
Andrea Tobia Zevi ha 37 anni ed è nato e cresciuto a Roma. Attualmente è Associate Research Fellow presso l’Istituto di Studi di politica internazionale (ISPI), dove è responsabile del Desk sulle Global Cities.
Laureato in Storia della lingua italiana, nel 2012 ha conseguito il Dottorato di ricerca.
Dal gennaio 2017 al giugno 2018 Zevi ha lavorato nello staff di Paolo Gentiloni, allora Primo Ministro italiano. Nei due anni precedenti era stato Consigliere del Ministro degli Affari esteri per i Diritti umani e la Cooperazione internazionale.
Nel 2017 è stato selezionato dal Dipartimento di Stato USA come Fellow nell’International Visitors Leadership Program, mentre nella primavera 2019 sarà Global Fellow Eisenhower.
Dal 2008 al 2012 ha lavorato presso la presidenza della Provincia di Roma, occupandosi di Solidarietà e Cooperazione internazionale.
Zevi è inoltre presidente dell’Associazione di cultura ebraica Hans Jonas e dell'Osservatorio “Roma! Puoi dirlo forte”.
Ha collaborato e scritto articoli per vari quotidiani e riviste. Il suo primo libro è “Il discorso di Giorgio. Le parole e i pensieri del presidente Napolitano” (Donzelli, 2013).
Venerdì 5 febbraio 2021
Ore 9.30-10.45
2021. Perché le città sono sempre più globali. Il quadro di riferimento.
Tobia Zevi, ISPI
Ore 11.00-12.15
2030. L’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 e il dibattito sullo sviluppo sostenibile.
Tobia Zevi
Ore 13.30-14.45
2021. Crescita economica e globalizzazione. La ritrovata importanza delle città e della dimensione territoriale urbana.
Marco Simoni, Human Technopole
Ore 15.00-16.15
2021. Le mappe della diseguaglianza. Tensioni sociali e nuove forme di esclusione.
Marco Simoni
Ore 16.30-17.45
2021. Il cambiamento climatico e il futuro del pianeta
Rosario Pavia, Università di Pescara
Sabato 6 febbraio 2021
Ore 9.30-10.45
Waterfrontstory. Porti, Città, Territori.
Ore 11.00-12.15
2021. Fenomeni della contrazione in Italia e in Europa
Francesco Curci e Agim Kercuku, Politecnico di Milano
Ore 13.30-14.45
2021. I flussi migratori. Reti, ghetti, e comunità
Matteo Villa, ISPI
Ore 15.00-16.15
2030. La sfida dell'integrazione.
Matteo Villa
Ore 16.30-17.45
2030. Quale futuro per le Global Cities.
Tobia Zevi