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Mabrouk: pastore, vittima del terrorismo e simbolo di un paese che fatica a cambiare
24 novembre 2015

Mabrouk faceva il pastore. Dal piccolo villaggio di Slataniyya portava le sue pecore sui monti vicini a pascolare e cercare l’acqua per abbeverarsi. La stessa acqua che lui stesso portava a valle per la sua famiglia, priva di un vero allacciamento idrico. Una famiglia piuttosto piccola: il padre morto da tempo lo aveva lasciato con la madre ormai quasi cieca. (...)

Il Libano dopo "You Stink"

Tra ambiente e anti-settarismo: cosa resta del movimento di protesta libanese

23 ottobre 2015

Era la fine di agosto e i riflettori si sono improvvisamente volti verso il Libano e le grandi manifestazioni di piazza targate YouStink (Tol3et Re7tkom in arabo libanese).

The bored Jihadi

Un blog sulla vita quotidiana dei jihadisti

20 ottobre 2015

Nel blog boredjihadi (il jihadista annoiato), il giornalista norvegese Thomas Hegghammer ha raccolto immagini, articoli, comunicati ufficiali, tweet e video dei miliziani di diversi gruppi jihadisti. Il sito vuole così dare uno spaccato della loro vita quotidiana e mettere a confronto usi e abitudini dei miliziani provenienti da diverse parti del mondo. Le testimonianze raccolte mostrano in particolare momenti di svago come pranzi, canti e preghiere. (...)

Due navi per Sisi

L'Egitto acquista le navi francesi inizialmente destinate a Mosca

25 settembre 2015

Parigi è riuscita finalmente a piazzare le due navi classe Mistral che le erano rimaste sul groppone dopo l’imposizione delle sanzioni alla Russia. Diventata impossibile la consegna a Mosca, i francesi avevano cominciato a bussare discretamente tutte le porte in cerca di nuovi acquirenti per due articoli tutt’altro che economici come due navi d’assalto anfibio portaelicotteri. Alla fine qualcuno ha aperto loro la porta: l’Egitto del presidente Al-Sisi.

Piazza Tahrir a Baghdad (foto di Hisham al-Mozany)
Isis è la conseguenza, non la causa

Proteste in Iraq per chiedere servizi, giustizia sociale e trasparenza politica

10 settembre 2015

Sono scesi in piazza anche sabato gli iracheni - giovani e non - donne - tante - nelle strade di Baghdad, Najaf, Bassora. Solo per citare le principali, di città.

Lo fanno dal 16 luglio scorso, quando in seguito all’ennesima giornata con pochissima elettricità sotto i circa 50 gradi del sud iracheno la gente a Bassora ha deciso che era ora di agire. Chiedendo alla politica di rendere conto di come fosse possibile una simile situazione di fronte all’inazione e l’indifferenza delle autorità.

Beirut Calling

L'emergenza rifiuti rischia di trasformarsi nella miccia del rancore sociale in Libano

25 Agosto 2015

Non è mai semplice raccontare il Libano, tanti sono i fili da riprendere, tanti i nodi ingarbugliati da provare ad allentare. Lo stesso vale per quello che sta succedendo in questi giorni.

The "Oman Connection"

Tra incontri ufficiali e colloqui segreti il destino della Siria potrebbe passare da Muscat

19 Agosto 2015

Il destino della pace in Siria in questi anni ha intrapreso numerose strade, tutte rivelatesi senza uscita. Da città come Mosca, Washington, Ginevra, Teheran, Riyadh, Cairo sono partite a fasi alterne iniziative volte a raggiungere un compromesso tra le parti in conflitto e il tanto agognato cessate il fuoco. Ogni iniziativa si è però finora arenata di fronte agli ostacoli insormontabili posti dagli enormi interessi  regionali e internazionali che si contrastano all’interno del teatro siriano.

Jonathan Pollard in una foto recente
Il caso Jonathan Pollard

Potrebbe essere rilasciato dopo 30 anni l'uomo che spiò gli americani per Israele

30 luglio 2015

Quella di Jonathan Pollard è una storia di spie. Una storia iniziata parecchio tempo fa, a metà degli anni Ottanta, ma che potrebbe vedere la propria conclusione solo quest’anno. Forse.

Immagine di una corte shariatica nel nord della Siria
La guerra della legittimità

L'applicazione della legge diventa il nuovo fronte del conflitto siriano

28 luglio 2015

Una guerra non si vince solo con le armi. Soprattutto se si tratta di una sanguinosa guerra civile che si protrae da quasi cinque anni. In un conflitto del genere contano infatti altri fattori, meno ovvi e spesso meno raccontati, che hanno a che fare con le percezioni. L’immagine che una fazione riesce a dare di se stessa in confronto alle altre di fronte alla stremata opinione pubblica può infatti diventare determinante per incanalare verso di essa sostegno, reclute e lealtà.

Il Corano secondo Bashar al-Assad

Pubblicata la versione "rivista" del libro sacro dell'Islam

20 luglio 2015

Grandi novità per questo fine Ramadan per i musulmani o per gli appasionati di cultura islamica. Dopo oltre 1400 anni di storia gloriosa il Corano, così come lo conosciamo oggi, sembra aver fatto il suo tempo. Una nuova versione del libro sacro dell'Islam è infatti stata rilasciata il 14 luglio scorso.

Le tasche del Golfo

Chi saranno i primi a guadagnarci con l'accordo sul nucleare iraniano?

17 luglio 2015

“It’s the economy, stupid!”. Slogan di clintoniana memoria (Bill, non Hillary), che così bene in questi anni ha catturato tendenze e umori prevalenti in una società come quella americana, è stato utilizzato raramente nella politica mediorientale. A quelle latitudini l’economia come elemento fondamentale per capire opinioni e cambiamenti sociali è sempre apparso deboluccio.

12 anni con Abdullah Gül

La pubblicazione di un libro potrebbe segnare il ritorno dell'ex presidente turco

23 giugno 2015

Per i grandi talenti delle teorie cospirative che negli ultimi anni hanno circondato la leadership dell'Akp, un evento come questo sarebbe un boccone fin troppo ghiotto se il loro capo indiscusso Recep Tayyip Erdogan tenesse ancora saldamente in pugno una parte della stampa nazionale.

Basil Shehadeh durante il suo viaggio, da Damasco all'India
Il principe delle api

La storia di Basil Shehadeh, a tre anni dalla sua morte a Homs

29 maggio 2015

“Mi chiamo Basil, Basil Shehadeh, e vengo dalla Siria”

“E cosa significa “casa” per te?”

“Cosa significa casa per me? Mmm.. è una domanda molto pericolosa, sai. La mia risposta potrebbe crearti problemi”.

Morte di una spia

Lo strano caso di Rustum Ghazaleh e tutti i guai di Bashar al-Assad

05 maggio 2015

Quella di Rustum Ghazaleh è una storia da romanzo di spie. E sarebbe la trama ideale per un bestseller, se sullo sfondo non ci fosse un conflitto civile che ha fatto oltre 200 mila morti e distrutto le fondamenta di un intero paese. Ma è una storia che è utile raccontare per gettare un po’ di luce all’interno dell’impenetrabile scatola nera che è stata finora il "cerchio magico" del regime presieduto dal dittatore siriano Bashar al-Assad.

Un selfie da panico

I selfie "dell'ISIS" scattati a Milano hanno fatto il giro dei giornali. Ma cosa c'è di vero?

28 aprile 2015

Le prime immagini del wanna-be jihadista italiano dalle decine di foglietti minacciosi sono state caricate il 19 aprile sul suo account Twitter, inizialmente chiamato The_Islamic_State_in_Rom (@frances48940676, ora rinato in @Sun234451xx).

I tre richiedenti asilo espulsi da Israele e finiti nelle mani degli estremisti libici. Uno di loro (non si sa quale) è T.
Espulso da Israele, ucciso da ISIS in Libia

La storia di T., rifugiato eritreo ucciso dai jihadisti. Forse aveva tentato di raggiungere l'Italia

22 aprile 2015


La storia segreta del nucleare israeliano
14 aprile 2015

Non è un segreto che l’accordo sul nucleare iraniano sia oggi motivo di forti divisioni fra Tel Aviv e Washington. Come ricorda un bell’articolo di Amos Yadlin e Avner Golov su Foreign Affairs, ad allargare la distanza fra la visione israeliana e quella americana vi sono almeno quattro fattori. (...)

"Così ho filmato come si vive sotto Isis"

Una giovane siriana mostra al mondo l'occupazione della sua città

24 marzo 2015

Haya el Aly è nata 26 anni fa a Raqqa, in Siria, e da alcuni mesi si trova in Francia con lo status di rifugiata, ospite dell’associazione francese “Casa dei Giornalisti” che protegge i membri della stampa straniera perseguitati in patria.

Intervista con l'Imam Choudary

Il leader di Sharia4UK racconta il Jihad europeo e i rapporti con Isis

03 marzo 2015

L'intervista che segue di Marco Arnaboldi e Marta Serafini è

Le province del Califfato

Geografia politica di un gruppo che vuole diventare stato

10 febbraio 2015

La territorialità del sedicente Stato Islamico in Siria e Iraq è cosa ormai nota ai più, eppure alcune immagini che ultimamente circolano sulla rete ci aiutano a fare chiarezza su quella che è in pratica la divisione amministrativa del Califfato. (...)

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