
Nel blog boredjihadi (il jihadista annoiato), il giornalista norvegese Thomas Hegghammer ha raccolto immagini, articoli, comunicati ufficiali, tweet e video dei miliziani di diversi gruppi jihadisti. Il sito vuole così dare uno spaccato della loro vita quotidiana e mettere a confronto usi e abitudini dei miliziani provenienti da diverse parti del mondo. Le testimonianze raccolte mostrano in particolare momenti di svago come pranzi, canti e preghiere.
Tra i contenuti più famosi del sito, vi è senza dubbio il post scritto dal cittadino britannico Abu Saeed al Britani che si è recato in Siria per combattere il jihad prima con Jabhat al Nusra e poi con ISIS. Il post, che ha ottenuto grande eco mediatico a livello internazionale, porta l’eloquente titolo di “Foreign fighters frustrations” e narra, spesso in modo ironico, delle disavventure che attendono un miliziano occidentale al suo arrivo in Sham. Dalla mancanza di privacy alla scarsa educazione a tavola, dai comportamenti giudicati infantili alle piccole angherie a cui sono sottoposti gli ultimi arrivati, il post propone una serie di aneddoti vissuti direttamente dall’autore.
La lunga lista di lamentele include anche esempi sulla pigrizia dei “fratelli siriani” che devono essere letteralmente trascinati fuori dal letto per i turni di guardia notturni o sul modo di trattare gli animali che Al Britani reputa essere pessimo. Il post si conclude con osservazioni sulle scarse doti di guida dei miliziani arabi e persino sul loro modo di esprimersi che, secondo l’autore educato in Inghilterra, è denso di parole vuote e senza significato.
Alcune foto tratte dal sito Bored Jihadi
Paolo Gonzaga, giornalista freelance