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Dentro la notizia

Mabrouk: pastore, vittima del terrorismo e simbolo di un paese che fatica a cambiare

Inviato da ISPI il Mar, 24/11/2015 - 17:53

Mabrouk faceva il pastore. Dal piccolo villaggio di Slataniyya portava le sue pecore sui monti vicini a pascolare e cercare l’acqua per abbeverarsi. La stessa acqua che lui stesso portava a valle per la sua famiglia, priva di un vero allacciamento idrico. Una famiglia piuttosto piccola: il padre morto da tempo lo aveva lasciato con la madre ormai quasi cieca. (...)

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Il Libano dopo "You Stink"

Inviato da ISPI il Ven, 23/10/2015 - 15:37

Era la fine di agosto e i riflettori si sono improvvisamente volti verso il Libano e le grandi manifestazioni di piazza targate YouStink (Tol3et Re7tkom in arabo libanese).

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Due navi per Sisi

Inviato da ISPI il Ven, 25/09/2015 - 14:21

Parigi è riuscita finalmente a piazzare le due navi classe Mistral che le erano rimaste sul groppone dopo l’imposizione delle sanzioni alla Russia. Diventata impossibile la consegna a Mosca, i francesi avevano cominciato a bussare discretamente tutte le porte in cerca di nuovi acquirenti per due articoli tutt’altro che economici come due navi d’assalto anfibio portaelicotteri. Alla fine qualcuno ha aperto loro la porta: l’Egitto del presidente Al-Sisi.

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Isis è la conseguenza, non la causa

Inviato da ISPI il Gio, 10/09/2015 - 12:05

Sono scesi in piazza anche sabato gli iracheni - giovani e non - donne - tante - nelle strade di Baghdad, Najaf, Bassora. Solo per citare le principali, di città.

Lo fanno dal 16 luglio scorso, quando in seguito all’ennesima giornata con pochissima elettricità sotto i circa 50 gradi del sud iracheno la gente a Bassora ha deciso che era ora di agire. Chiedendo alla politica di rendere conto di come fosse possibile una simile situazione di fronte all’inazione e l’indifferenza delle autorità.

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Beirut Calling

Inviato da ISPI il Mar, 25/08/2015 - 08:45

Non è mai semplice raccontare il Libano, tanti sono i fili da riprendere, tanti i nodi ingarbugliati da provare ad allentare. Lo stesso vale per quello che sta succedendo in questi giorni.

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The "Oman Connection"

Inviato da ISPI il Mer, 19/08/2015 - 12:05

Il destino della pace in Siria in questi anni ha intrapreso numerose strade, tutte rivelatesi senza uscita. Da città come Mosca, Washington, Ginevra, Teheran, Riyadh, Cairo sono partite a fasi alterne iniziative volte a raggiungere un compromesso tra le parti in conflitto e il tanto agognato cessate il fuoco. Ogni iniziativa si è però finora arenata di fronte agli ostacoli insormontabili posti dagli enormi interessi  regionali e internazionali che si contrastano all’interno del teatro siriano.

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Il caso Jonathan Pollard

Inviato da ISPI il Gio, 30/07/2015 - 13:29

Quella di Jonathan Pollard è una storia di spie. Una storia iniziata parecchio tempo fa, a metà degli anni Ottanta, ma che potrebbe vedere la propria conclusione solo quest’anno. Forse.

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Il Corano secondo Bashar al-Assad

Inviato da ISPI il Lun, 20/07/2015 - 08:15

Grandi novità per questo fine Ramadan per i musulmani o per gli appasionati di cultura islamica. Dopo oltre 1400 anni di storia gloriosa il Corano, così come lo conosciamo oggi, sembra aver fatto il suo tempo. Una nuova versione del libro sacro dell'Islam è infatti stata rilasciata il 14 luglio scorso.

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Le tasche del Golfo

Inviato da ISPI il Ven, 17/07/2015 - 12:02

“It’s the economy, stupid!”. Slogan di clintoniana memoria (Bill, non Hillary), che così bene in questi anni ha catturato tendenze e umori prevalenti in una società come quella americana, è stato utilizzato raramente nella politica mediorientale. A quelle latitudini l’economia come elemento fondamentale per capire opinioni e cambiamenti sociali è sempre apparso deboluccio.

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12 anni con Abdullah Gül

Inviato da ISPI il Ven, 19/06/2015 - 17:02

Per i grandi talenti delle teorie cospirative che negli ultimi anni hanno circondato la leadership dell'Akp, un evento come questo sarebbe un boccone fin troppo ghiotto se il loro capo indiscusso Recep Tayyip Erdogan tenesse ancora saldamente in pugno una parte della stampa nazionale.

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