
Grandi novità per questo fine Ramadan per i musulmani o per gli appasionati di cultura islamica. Dopo oltre 1400 anni di storia gloriosa il Corano, così come lo conosciamo oggi, sembra aver fatto il suo tempo. Una nuova versione del libro sacro dell'Islam è infatti stata rilasciata il 14 luglio scorso. A commissionarla e patrocinarla il regime siriano di Bashar al-Assad, per il quale, secondo quanto affermato dallo stesso Bashar durante la cerimonia trasmessa dalla tv nazionale siriana, è fondamentale "in questa frase critica" la pubblicazione di una nuova versione, al fine di "chiarire le distorsioni e le incomprensioni riguardanti il Sacro Corano e gli insegnamenti del Profeta Mohammad".
Non è chiaro se questo epocale sforzo intellettuale e spirituale è ciò che impedito al regime di dedicare le opportune energie al conflitto civile in corso portando alla perdita di oltre metà del paese. Di sicuro c'è che ulteriori risorse e sforzi verranno profusi per la massiccia diffusione della nuova versione che secondo Sana, l'agenzia stampa del regime, diventerà lo standard di tutte le nuove copie cartacee (dal comunicato dell'agenzia Sana non è chiaro se solo in Siria o se il nuovo standard abbia ambizioni pan-islamiche).
Nell'attesa che venga ufficialmente pubblicata, sono ben poche le indiscrezioni che emergono sui cambiamenti apportati. Si parla di "semplificazione di alcune lettere e di alcuni passaggi". A livello di contenuto per ora rimane un mistero se siano stati modificati versetti relativi alla condanna all'estremismo o alla legittimità dell'uso barrell bomb sui civili, pratica molto diffusa tra gli uomini dell'aviazione del regime. Di certo, perlomeno, non si può non riconoscere ad Assad di saper sempre trovare modi inaspettati per far parlare (perlopiù male) di sè.
Eugenio Dacrema (@Ibn_Trovarelli)