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MENA Watch: Una bussola per le imprese in un'area in evoluzione

Mercoledì, 23 Dicembre, 2020 - 09:30
Ispi Watch

FOCUS - Quattro Shock per l'Economia MENA

Pil, commercio, investimenti e tursimo sono in caduta libera nell'area. Pandemia e crollo dei prezzi petroliferi hanno infatti determinato una congiuntura negativa in quasi tutti i Paesi. E la ripresa del 2021 è ancora incerta. 

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di Valeria Talbot, ISPI

 

INFRASTRUTTURE - Verso un Mediterraneo più Verde

I Rome MED Dialogues sono stati l'occasione per discutere il rilancio post-Covid, evidenziandone le priorita per le infrastrutture.  

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di Alessandro Gili, ISPI

 

ENERGIA - Al via Cooperazione Israele-Emirati

Giovedì 10 dicembre si è tenuto il primo incontro di lavoro sulla produzione energetica tra Emirati Arabi Uniti (EAU) e Israele. Mesi dopo la firma degli storici Accordi di Abramo per la normalizzazione delle relazioni fra i due Paesi, i rappresentanti di Abu Dhabi (terzo produttore petrolifero dell’OPEC) e di Tel Aviv si sono riuniti per discutere le opportunità di cooperazione e collaborazione nel settore petrolifero e del gas naturale e per potenziare le relazioni commerciali fra i due Paesi. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale emiratina WAM, il meeting è avvenuto tra gruppi di lavoro composti dai rappresentanti dei rispettivi ministeri dell’energia, nonché della Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC). Nel corso del summit, i gruppi di lavoro hanno avuto modo di confrontare i recenti sviluppi e traguardi raggiunti nei settori dell’energia, del petrolio e del gas naturale, di valutare i rispettivi stati dell’arte (in particolare, sono stati oggetto di analisi i volumi delle scorte, i livelli di produzione e di digitalizzazione) e di esaminare i più rilevanti progetti in atto. Sebbene conclusosi senza impegni formali da parte dei partecipanti, questo appuntamento ha indiscutibilmente rappresentato un primo passo per il rafforzamento dei legami energetici tra i due Paesi, che sin dallo scorso 15 settembre hanno raggiunto importanti traguardi bilaterali nel campo politico ed economico (non per ultima, la pianificazione – attualmente coperta da massima riservatezza – di un oleodotto che colleghi il Mar Rosso con il Mediterraneo).

 

 

PERCHÉ MENA WATCH

MENA Watch è lo strumento di ISPI per le imprese, che si aggiunge alla tante pubblicazioni sull'area e agli eventi, tra cui Rome MED - Mediterranean Dialogues.

IL GRAFICO

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IL REPORT

REPORT MED2020:
Navigating the Pandemic
 
 

 

EGITTO - Parigi rafforza la collaborazione

In occasione della visita del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi a Parigi il 7 dicembre scorso, il Ministero della Cooperazione Internazionale dell’Egitto e l’Agenzia francese per lo Sviluppo (AFD) hanno siglato una serie di accordi di cooperazione economica per un valore di oltre 716 milioni di euro. Il pacchetto di intese fa parte della più ampia partnership strategica quadriennale per lo sviluppo economico e sociale sottoscritta dai due paesi nel 2019, che prevede investimenti su base bilaterale per circa un miliardo di euro fino al 2023. Le priorità dell’iniziativa riguardano la crescita economica sostenibile, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili e la valorizzazione del capitale umano, in linea con i traguardi di sviluppo fissati dal Cairo nel contesto dell’agenda di crescita sostenibile delle Nazioni Unite. Nello specifico, vari programmi di finanziamento e assistenza tecnica riguarderanno importanti settori dell’economia e della società egiziane, tra cui spiccano i trasporti, l’agricoltura sostenibile, il tessuto produttivo delle piccole e medie imprese, nonché la sanità e la cooperazione culturale. Due contributi pari a 150 milioni saranno stanziati tramite il Programma di Supporto bilaterale dell’AFD rispettivamente per la progettazione di modelli di trasporto e mobilità sostenibili e per l’implementazione del programma di assicurazione sanitaria pubblica per tutti i cittadini egiziani. A questi si aggiungono 52 milioni per l’installazione di un impianto di depurazione fognario a Helwan e circa 350 milioni per lo sviluppo delle linee ferroviarie Tanta-Mansoura-Damietta e Abu Qir, mentre altri 50 milioni serviranno a finanziare il rinnovamento della linea metropolitana 1 del Cairo e rientrano nel più ampio quadro di sostegno finanziario al progetto garantito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dalla Banca per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), del valore di 550 milioni. Nell’ambito della cooperazione culturale, infine, oltre 15 milioni tra prestiti agevolati e donazioni supporteranno il ripristino dell’Università francese al Cairo, l’insegnamento della lingua francese nelle scuole egiziane e la formazione avanzata del personale didattico secondo gli standard internazionali più avanzati.

 

ARABIA SAUDITA - Riyadh investe sull'intelligenza artificiale

Il governo dell’Arabia Saudita e la multinazionale americana dell’informatica Dell Technologies hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie di Intelligenza artificiale (AI) all’interno del Regno. L’intesa è stata siglata tra il Centro nazionale per l’informazione saudita e la Divisione Medioriente dell’azienda statunitense in occasione della GITEX Week 2020, una delle più importanti fiere internazionali dell’elettronica e della tecnologia che si svolge ogni anno a Dubai, e fa parte dell’ambiziosa Strategia nazionale per i dati e l’intelligenza artificiale (NSDAI) recentemente elaborata dalle autorità saudite per ammodernare il Paese attraverso l’attrazione di investimenti stranieri e nazionali per almeno 20 miliardi di dollari nel prossimo decennio. Nel contesto di tale collaborazione strategica, Dell Technologies fornirà supporto, consulenza ed expertise alle agenzie di riferimento saudite per sostenere la digitalizzazione delle infrastrutture e dei servizi pubblici del Regno, con un focus particolare su soluzioni nell’ambito dell’AI, dell’analisi dei dati, dei servizi cloud e di archiviazione aziendale. Nel contempo, le due parti si impegneranno anche nello scambio di best practices nel settore industriale allo scopo di formulare nuove e più efficienti iniziative di integrazione digitale negli enti pubblici e nell’industria sauditi. La partnership con Dell conferma l’impegno del Paese arabo verso lo sviluppo e l’impiego di tecnologie d’avanguardia in linea con le priorità previste dalla “Vision 2030”, tra le quali spicca proprio l’uso dell’Intelligenza artificiale. Attualmente, l’Arabia Saudita è prima tra i Paesi arabi nell’indice globale dedicato all’AI stilato dall’agenzia inglese Tortoise Intelligence, e seconda a livello mondiale per quanto riguarda la strategia di governo sul tema, mentre si classifica ventiduesima nella classifica generale, con un avanzamento di ben sette posizioni rispetto al 2019.

 

LIBIA - Tutti i nodi della rendita petrolifera

Lo scenario libico presenta importanti sviluppi a livello sia politico sia economico che, se da un lato aprono uno spiraglio positivo in un Paese devastato da dieci anni di conflitto civile, dall’altro richiedono cautela. Sul piano politico-militare, il 23 ottobre la Commissione militare congiunta 5+5 (creata nell’ambito della roadmap decisa durante la conferenza di Berlino nel gennaio 2020) è arrivata a un accordo per un cessate-il-fuoco permanente tra le parti che fino ad ora sembra reggere. Sul piano economico, ad agosto 2020 il generale Haftar ha deciso di terminare il blocco dei pozzi petroliferi e dei porti libici iniziato a gennaio, che aveva messo in ginocchio l’economia del Paese. La decisione del generale della Cirenaica ha permesso di dare respiro alle finanze pubbliche libiche, che vedono nell’export petrolifero la principale fonte di guadagno. Questa mossa ha permesso di registrare introiti record nel novembre 2020, quando la Compagnia nazionale del petrolio (NOC) ha annunciato che le vendite del settore hanno toccato i 700 milioni di dollari. L’indiscusso successo del settore ha reso più evidente la seconda criticità del Paese, che riguarda la distribuzione della rendita petrolifera. La NOC, infatti, ha annunciato a novembre che continuerà a versare gli introiti dell’indotto in conti bancari esteri, fino a quando non sarà formato un governo di unità nazionale e la Banca centrale libica (CBL) non garantirà standard di trasparenza adeguati riguardo all’allocazione delle entrate petrolifere. Nonostante alcuni segnali positivi, come la prima riunione congiunta del board della CBL da sei anni (la governance della Banca centrale libica era infatti divisa in due dal 2014), l’ultimo rapporto dell’International Crisis Group sulla situazione del Paese evidenzia le innumerevoli criticità e sfide che l’economia libica si trova ad affrontare.

 

 

IL PERSONAGGIO

 

Zain Masri

Responsabile del Brand & Reputation di Google nella regione Medio Oriente e Nord Africa. Ha lanciato "Maharat min Google", programma educativo per lavorare in un'economia sempre più digitalizzata e globalizzata.

IL SITO

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IL VIDEO

MED Youth Forum Contest 2020

 

 

EAU - Proprietà al 100% per gli stranieri

Il 23 novembre 2020 il presidente degli Emirati Arabi Uniti Khalīfa bin Zāyed Āl Nahyān ha annunciato quella che appare come una piccola rivoluzione interna alla federazione di Emirati. Abu Dhabi ha infatti deciso di permettere ai cittadini e alle compagnie straniere di detenere l’intera proprietà di attività economiche con sede negli Emirati. Secondo il precedente ordinamento, invece lo Stato vincolava la penetrazione economia straniera nel territorio nazionale alla presenza di “sponsor” emiratini, senza i quali era illegale operare. I cittadini stranieri potevano infatti possedere al massimo il 49% di compagnie emiratine ed erano obbligati ad avere un “socio” nazionale per aprire una filiale nel Paese. Nonostante questa storica apertura, alcuni settori considerati strategici, come quello energetico, dei trasporti e delle comunicazioni, costituiranno un’eccezione rimanendo quindi sotto la precedente legislazione. Secondo diversi esperti del settore, la nuova normativa porterà a un notevole incremento degli investimenti diretti esteri (IDE) verso Abu Dhabi e Dubai, due città che sono già considerate degli hub per il commercio e la finanza mondiale. La strategia verso la liberalizzazione delle proprietà aziendali era partita nel 2018, quando venne emanata una legge che toglieva i vincoli di cittadinanza alle attività di alcuni settori, ma ha avuto una spinta decisiva nel contesto di rilancio dell'economia del Paese dopo il forte rallentamento provocato dalla pandemia di Covid-19.


URL Sorgente (modified on 18/01/2021 - 17:24): https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/mena-watch-una-bussola-le-imprese-unarea-evoluzione-28765